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Colonnine di ricarica, flop in autostrada: e l’auto elettrica fa stop

Colonnine di ricarica, flop in autostrada: e l’auto elettrica fa stop

13 Ottobre 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Solo due colonnine su 7mila chilometri di strade a lunga percorrenza: così rischia il flop il decollo dell’auto elettrica, perché mancano i decreti attuativi.

Ritardi nell’allestimento dei posti di ricarica nonostante il mercato in salita delle auto elettriche

Elettrica si, ma in autostrada puoi bloccarti. Le auto elettriche in Italia non hanno certezza di ricarica e nelle tratte a lunga percorrenza ci sono solo due posti su 7 mila km. Una falla nella transizione ecologica del governo?

Il ministro Cingolani perde in appeal e la sua sfida green rischia qualcosa. Si, perché i provvedimenti favorevoli allo sviluppo delle auto elettriche non sono ancora del tutto operativi.

La transizione energetica poggia su due pilastri fondamentali: le politiche di incentivazione per il rinnovo del parco auto circolante e la diffusione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, sia nelle città che sulla rete autostradale. Senza queste leve non riusciremo a raggiungere gli ambiziosi obiettivi nazionali ed europei dice Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione italiana dei concessionari auto.

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in audizione congiunta con Camera e Senato aulle linee programmatiche.

I concessionari pensano agli affari in ottica green che, invece, rallentano. Gli italiani pronti a comprare un’auto elettrica crescono. In Europa ad agosto le elettriche vendute sono state di più di quelle a benzina o diesel. In Italia, però, la politica non gli tende la giusta mano. Vedere a rischio un segmento così importante della transizione ecologica non  é rassicurante. Gli impatti sulla qualità ambientale sarebbero pesanti. Il successo di una nuova mobilità é connesso alle decisioni governative e se il 2035 é l’anno dal quale dovranno circolare solo le elettriche non sono consentiti stop and go.

Senza colonnine sarà molto difficile convincere gli italiani a comprare veicoli non inquinanti. Ma dov’è l’intoppo ? La legge di bilancio 2021 prevedeva di realizzare sulle autostrade le postazioni di ricarica ad alto potenziale entro il 30 giugno. Tre mesi dopo quel termine si sa solo che L’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti  ha fissato per febbraio 2022 la data per pubblicare i requisiti per i bandi. Tempi troppo lunghi, insomma, che frenano il mercato e portano a rivedere la pianificazione nazionale sugli aumenti di vetture green circolanti.

“E’ singolare che il PNRR punti giustamente sulla diffusione delle colonnine con un impegno di fondi e che, al tempo stesso, vengano ignorati gli  impegni contenuti in una legge dello Stato” aggiunge il Presidente dei concessionari. Senza troppi giri la rete commerciale spera in uno scatto. Ed è  curioso che nel frattempo siano stati approvati incentivi  per la rottamazione delle auto vecchie. La soluzione sta tutta nelle mani del governo. Che, pensiamo, non vorrà perdere in credibilità perché la burocrazia ci mette lo zampino. Se non vuole pensare agli affari dei concessionari dia, allora,  più concretezza a quanto ha previsto nella transizione green.

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