
Covid19 e tensioni sociali, gli italiani non meritano accuse da 41 bis
12 Aprile 2020 0 Di Corrado CorradiIl ministero dell’Interno lancia l’allarme: la criminalità organizzata e gli estremisti possono pilotare rivolte sociali a causa dell’emergenza Covid19. Ma gli italiani sono realmente stufi.
Covid 19 e tensioni sociali, il ministero lancia l’allarme
Mi rivolgo direttamente ai politici di governo.
Ma veramente credete che la mafia potrebbe sobillare gli italiani per creare disordini a sfondo sociale?
Davvero credete che gli italiani siano cosi’ idioti?
Non è che forse invece gli italiani hanno le scatole piene di una classe politica che ha svuotato il loro portafoglio e ha fatto strame del welfare?
Suvvia, siate sinceri: mafia, ‘ndrangheta, o camorra possono anche mobilitare la microcriminalità affinché approfitti di una situazione di protesta, ma il dato di fatto allarmante, e che voi nascondete attribuendo aprioristicamente ai malandrini della criminalità organizzata gli eventuali disordini a sfondo sociale, è che gli italiani non ce la fanno proprio più.
E ciò perché, a fronte del loro portafoglio svuotato da tasse e balzelli vari, i servizi sono pessimi o addirittura assenti e il welfare è andato a ramengo… e lo Stato chiede sempre più e lo chiede in maniera disordinata, confusa e spesso arrogante.
Non ci vuole un indovino che legga le interiora di un animale, ma nemmeno un moderno analista iper-aggiornato per capire che fra poco la gente scenderà in piazza, perché nel passato i tumulti sono scoppiati per molto meno.
Il fatto che in Italia non si siano ancora verificati è perché l’Italiano è più avvezzo al «tasi e tira» che alle sfuriate selvagge.
I “gilet gialli” in Francia hanno saputo mettere in difficoltà Emmanuel Macron con manifestazioni violente che sono durate mesi, nel resto d’Europa ciò non è avvenuto perché la situazione è migliore rispetto alla Francia e più ancora rispetto all’Italia, grazie soprattutto al fatto che con la complicità dei nostri infingardi governanti, ci stanno affamando per poi comprare i nostri gioielli (o almeno quel che ne rimane).
Le proteste che ben probabilmente si verificheranno, non sono attribuibili all’idiozia degli italiani che si saranno fatti plagiare dalla mafia, dalla camorra o dalla ’ndrangheta, ma è attribuibile esclusivamente alla palese vostra incapacità e, in questo caso specifico, malafede…
Non andate a cercare una «excusatio non petita» perché sarebbe solo l’indice di una «auto-accusatio manifesta»; non addebitate agli italiani colpe di associazione a delinquere di stampo mafioso, perché gli unici colpevoli del disastro sociale italico siete voi, servi di interessi internazionali contrari agli interessi del popolo italiano.
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Info sull'autore
Corrado Corradi è nato a Parma nel 1956 e nel 1965, al seguito dei genitori, emigra in Marocco ove frequenta le Scuole elementari e medie in Casablanca e superiori a Tangeri. Nel 1975 rientra in Italia per fare il servizio militare, nel 1977 é presso la Scuola Militare di Paracadutismo della «Folgore» ove consegue la qualifica di Istruttore di Paracadutismo e il grado di Sergente; nel 1980 accede al 9° Battaglione d’Assalto Incursori Paracadutisti «Col Moschin» ove rimane fino al 1993 partecipando ai principali addestramenti e alle principali operazioni del Reparto. A giugno del 1993, col grado di Capitano, transita presso gli OO.II.SS. (Oganismi di Informazione e Sicurezza) che lo « spediscono » in giro per il mondo arabo-islamico (Algeria, Tunisia, Yemen, Giordania, Iraq e Marocco). Posto in quiescenza nel 2011 con il grado di Colonnello, assume per conto Eni la responsabilità della sicurezza del Gasdotto Trans-tunisino e si trasferisce a Tunisi ove rimane fino a febbraio 2016 quando rientra in Marocco ove attualmente risiede nel paese costiero di Skhirate.