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Danza, Anna Karenina debutta al Verdi di Pisa

Danza, Anna Karenina debutta al Verdi di Pisa

04 Aprile 2016 0 Di Patrizia Russo

Sulle straordinarie musiche di Čajkovskij, scelte personalmente dal coreografo e regista Teet Kask, si snoda la vicenda di Anna Karenina, il balletto in due atti, ispirato al romanzo di Lev Tolstoi, presentato sabato 2 aprile dalla compagnia del Balletto di Milano al teatro Verdi di Pisa.

Anna Karenina, gran debutto al Verdi di Pisa

Anna Karenina Teatro Verdi Pisa ph. Patrizia Russo

Anna Karenina è sicuramente una delle più grandi storie d’amore mai scritte, il tratteggio secondo Lev Tolstoj delle verità sull’amore nella storia appassionata di due donne, Anna e Kitty, nell’intreccio della vicenda con gli altri protagonisti, Vrosnkii, Levin e Karenin. Nonostante siano decine gli adattamenti di Anna Karenina per il cinema e la televisione, per il teatro e il balletto, il coreografo estone Teet Kask approfondisce aspetti spesso trascurati della figura di Anna per restituire un affresco della vicenda assol
utamente personale. Ed il pubblico presente sabato sera al Verdi ha apprezzato questo commovente balletto tratto da una storia di passione e potere, che pur scritta a fine ‘800, è ancora molto attuale.

Anna karenina teatro Verdi ph. Patrizia Russo

Il balletto Anna Karenina al Teatro Verdi di Pisa (ph. P. Russo)

La storia rappresentata è stata interamente costruita, dal coreografo estone Teet Kask, sul triangolo Anna, il marito Karenin e l’amante Vronskij. Poche, agilissime scene che riprendendo alcuni elementi della tradizione russa rimandano alle diverse ambientazioni e consentono di passare, con rapidità, da un luogo all’altro: il ballo a Mosca dove Anna e Vronskij si incontrano per la prima volta, il treno, la casa di Karenin, le corse dei cavalli, l’Opera.

L’essenza della storia è la passione di una donna sposata che si innamora di un giovane ufficiale. L’amore extraconiugale prosegue nonostante l’opposizione della società e le minacce di Karenin. Anna pur combattuta tra il desiderio verso Vronskij e gli obblighi familiari, in special modo nei confronti del piccolo figlio Serëža, che più volte vediamo in scena, sceglie l’amore.

Ma anche il trasferimento in Italia non consente ad Anna e Vronskij di vivere serenamente, ma sotto continue minacce: da quelle di Karenin, che a un certo punto vorrebbe impedire a Anna di vedere il figlio e rifiuta il divorzio, a quelle di una società ipocrita che condanna la relazione extraconiugale ad una gelosia che diventa sempre più lacerante e che spingerà Anna al suicidio. Alla stazione di Mosca, infatti, la donna si lancia sotto ad un treno.

Il finale del balletto si svolge proprio alla stazione ferroviaria che brulica di passeggeri. Tutti hanno lo stesso aspetto, tutti sembrano Anna. Anche lei è lì con il suo bagaglio, tenta di parlare con gli altri passeggeri, ma nessuno sembra accorgersi della sua presenza, come se fosse già morta.

Alle scene di insieme si sono alternati i passi a due d’amore, passione, sesso e conflitto fra Anna e Vronskij; di reciproco disprezzo e di gelida formalità fra lei e Karenin.

Nell’impegnativo ruolo di Anna, Alessia Campidori che ha saputo trasmettere la figura della protagonista: una donna straordinariamente libera, al di sopra di tutti i pregiudizi, forte che non ha temuto di entrare in conflitto con la società ipocrita e convenzionale in nome dell’amore.

È stata affiancata da Alessandro Orlando nel ruolo di Karenin, da Alessandro Torrielli in quello di Vronsky, Giordana Roberto ha interpretato Kitty, il piccolo Francesco Scandoglio era Serëža, il figlio di Anna e Karenin, Angelica Gismondo e Giulia Simontacchi due signore dell’alta società.

Tante le danze d’insieme che vedono impegnati anche gli altri interpreti della compagnia: Lisa Bottet, Elena Dalè, Mirko Casilli, Simone Maier, Federico Mella, Marta Orsi, Alessio Pirrone, Federico Veratti, Simone Zannini.

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