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Esperia la rivolta: gli antichi miti del Mediterraneo in un romanzo fantasy

Esperia la rivolta: gli antichi miti del Mediterraneo in un romanzo fantasy

15 Giugno 2017 0 Di Miranda Parrini

Esperia la rivolta, primo romanzo fantasy del pisano Enrico Zini, ripropone e rielabora l’antico mito delle Amazzoni e l’eterno desiderio di libertà degli oppressi.

Esperia la rivolta, fantasy con i miti del Mediterraneo

Esperia la rivolta”, il primo volume del ciclo “Cronache Hamaxhoni”, scritto da Enrico Zini ed edito da Tabula Fati, pubblicato a febbraio, è un romanzo Fantasy che recupera la tradizione mitologica mediterranea, spesso nel genere messa da parte in favore di quella nordica.

Il romanzo Esperia la rivolta si apre con Shana, giovane e bellissima sacerdotessa della Grande Madre e guida degli Afri, in fuga disperata davanti al carro di Awras che la incalza da presso.

È questa la “Caccia”, un’usanza terribile praticata dai nobili di Menè che, una volta l’anno, dai loro carri inseguono, per catturarli o ucciderli, gli Afri.

Gli Afri sono un popolo pacifico che vive sull’isola di Espera, al centro del Lago Tritonide, uno specchio d’ acqua situato lungo le catene dell’Atlante.

I loro oppressori sono gli Atlantidei guidati dal governatore della città, Awras. Quest’ultimo è ossessionato dall’idea di rendere inoffensiva la minaccia rappresentata da Shana, da lui considerata l’incarnazione del desiderio di libertà di quel popolo.

Awras pensa infatti che solo con il pugno di ferro si può governare un impero vasto come quello di Atlantide e Shana, che invoca incessantemente la Dea affinché le indichi la strada per liberare la sua gente, è una delle sue principali oppositrici.

L’altra è Hermia, la stessa moglie del governatore, che pensa che le azioni del marito possano provocare un rivolta mettendo in pericolo i suoi figli. Alle sue proteste Awras risponderà con il solo rimedio che conosce, la violenza.

Intorno a loro agiscono altri personaggi: il protettivo Mhemba, il disperato Dalmar, la premurosa Hadrina e l’ innamorato Baldax…e poi ci sono le Hamaxhoni, bellissime, ma più letali del più feroce degli assassini. Il loro ingresso altererà tutti gli equilibri, anche quelli interni agli stessi personaggi, e accenderà la rivolta.

Pur essendo in alcune parti crudo, come lo sono l’oppressione e la guerra, Esperia la rivolta ha paradossalmente al centro l’amore declinato in vari modi. Per fare solo qualche esempio, quello di una guida per il suo popolo, quello di una madre per i suoi figli, quello ritenuto impossibile, quello creduto perduto e ritrovato, e quello che supera la dimensione meramente individuale, per la giustizia e la libertà.

Enrico Zini ha iniziato a scrivere molto giovane, partecipando ad alcuni concorsi di poesia, uno di questo ha portato nel 2006 alla pubblicazione di alcune poesie nel volume Antologia italiana. Poeti contemporanei, Libroitaliano World.

Fin da piccolo sviluppa una passione per la storia antica e la mitologia. Si laurea a Pisa in Scienze Politiche, indirizzo sociale, con una tesi sulla Terza Via di Blair e frequenta, presso la facoltà di lettere di Pisa, un Master in comunicazione pubblica e politica.

Il libro può esser acquistato:
sul sito della casa editrice Tabula fati
nelle librerie Feltrinelli ed Erasmus di Pisa;
nelle edicole di via San Francesco e di Mediaworld, a Pisa;
sulle librerie on line
https://www.ibs.it/esperia-rivolta-libro-enrico-zini/e/9788874755448?inventoryId=63914383

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