
Fallimento Napoli. E la Juve non c’entra. 6 punti in meno rispetto a Sarri
27 Gennaio 2019Che flop! Sei punti in meno rispetto alla 21esima giornata della scorsa stagione, fuori dalla Champions e dalla lotta per lo scudetto. I numeri del Napoli sono spietati verso la gestione di Carlo Ancelotti e verso le scelte di Adl. Numeri spietati con l’aggravante che in questa stagione la squadra si è rafforzata con l’arrivo dei buoni acquisti estivi.
Se la squadra avesse fatto registrare il ruolino di marcia della scorsa stagione sarebbe a 5 punti dai bianconeri o a 2 nel migliore dei casi
Ieri – con 21 giornate archiviate – Napoli primo a 54 punti con la Juve alle spalle distanziata di un punto. Oggi è la Juve a comandare con – nel momento in cui scrivo – 8 punti di vantaggio. Ma dopo la partita di questa sera con la Lazio i punti potrebbero essere 11…
Avesse mantenuto lo stesso ruolino di marcia della scorsa stagione, oggi il Napoli con 54 punti sarebbe stato nel peggiore dei casi a 5 punti e nel migliore a 2 dal vertice. Inutile dire che in questo caso la lotta per il successo finale sarebbe stata apertissima con 17 giornate ancora da disputare.
I numeri – ripeto – affermano ciò.
E – per favore – a giustificazione dell’indubbio fallimento non si tirino in ballo le magie di Ronaldo, lo strapotere della Juve e la miopia degli arbitri…
I numeri sono numeri e la matematica non è una opinione. E’ il Napoli che sta fallendo, è il Napoli che sta venendo meno alle attese. La Juve non c’entra nel Grande Flop di Ancelotti e di ADL. E il pianto greco per la forza juventina è soltanto penoso. Punto!
Il Grande Flop alla faccia dell’annunciato “salto di qualità”
Bilancio fallimentare, dunque. Doveva essere la stagione del salto di qualità secondo i soliti soloni dei media locali e secondo i beoti tafazziani degli spalti.
E’ invece la stagione dei fallimenti! Sul piano dei risultati e del gioco!|
Maurizio Sarri – dicevano i detrattori del tecnico – fa giocare bene la squadra ma non riesce a vincere niente.
Bene.
Con Ancelotti il Napoli stenta a vincere, gioca male, ed è fuori corsa per lo scudetto e fuori dalla Champions.
Dovrà puntare alle Coppette di consolazione, quella italiana e quella della Europa League. Ma – visti i chiari di luna – non saranno imprese facili…
Ma più che Ancelotti sul banco degli accusati va posto ADL.
Il presidente ha rotto il giocattolo costruito con certosino impegno da Sarri e ha iniziato a tessere una nuova Tela di Penelope. Il tutto finalizzato al business e non ai successi calcistici. Ma i Tafazzi degli spalti e delle poltrone di casa digeriscono di tutto, anche il modesto pareggio di ieri contro il Milan. Si preparino allora a bere un altro triennio di promesse. In fondo è ciò che si meritano…
27/01/2019 h.09.05