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Farmaci, rimandata a gennaio la fusione Walgreens-Rite Aid

Farmaci, rimandata a gennaio la fusione Walgreens-Rite Aid

20 Ottobre 2016 0 Di Pietro Nigro

Walgreens Boots Alliance, il più grande distributore mondiale di farmaci, prepara per gennaio la fusione con Rite Aid, dopo aver chiuso il bilancio in positivo.

Walgreens-Rite Aid, fusione rimandata a gennaio 2017

Procede l’espansione del già colossale gruppo di distribuzione intermedia dei medicinali Walgreens Boots Alliance, di cui è vicepresidente e Ceo l’imprenditore italiano Stefano Pessina (nella foto). Il gruppo ha annunciato oggi che intende completare la fusione con la Rite Aid, fusione da 89,4 miliardi di dollari che un anno fa i due gruppi hanno concordato per il 27 ottobre 2016 e che ora viene rimandata al 27 gennaio 2017.

Il vicepresidente e Ceo di Walgreesn Boots Alliance Stefano Pessina

Il vicepresidente e Ceo di Walgreesn Boots Alliance Stefano Pessina

La comunicazione arriva mentre il gruppo Walgreens ha annunciato anche i dati di chiusura del quarto trimestre e dell’anno fiscale 2016, dati che evidenziano un profitto superiore alle attese.

 

Walgreens ha comunicato infatti che, al 31 agosto 2016, l’utile netto dell’anno fiscale 206 è diminuito dell’ 1,1 per cento a 4,2 miliardi di dollari, mentre l’utile netto per azione è diminuito del 4,5 per cento a 3,82 dollari rispetto all’anno precedente, anno in cui è stato registrato il guadagno ottenuto con la partecipazione nel gruppo Alliance Boots.

L’utile netto rettificato 2016 è salito a 5 miliardi di dollari, il 22,6 per cento in più dell’anno precedente, e il risultato netto rettificato per azione nel corso dell’anno fiscale è salito a 4,59 dollari, in aumento del 18,3 per cento rispetto all’anno precedente.

Le vendite sono arrivate a 117 miliardi e 400 milioni di dollari, con un incremento del 13,4 per cento rispetto all’anno precedente, grazie alla fusione con Alliance Boots e alla crescita sul mercato al dettaglio negli Stati Uniti.

L’utile operativo 2016 è stato così di 6,0 miliardi di dollari, con un incremento del 28,6 per cento rispetto all’anno precedente, il risultato operativo rettificato nel corso dell’anno fiscale è stato 7,2 miliardi di dollari, con un incremento del 17,1 per cento rispetto al 2015.

Dopo la fusione di dicembre 2014 con Boots Alliance, gruppo leader della distribuzione del farmaco in Europa, Russia e Cina, Walgreens è diventato di fatto il maggior distributore mondiale di medicinali, presente 25 Paesi con centri di distribuzione all’ingrosso nonché possessore diretto della più vasta catena di farmacie negli Usa e in alcuni Paesi europei. Dalla fusione con Rite Aid il gruppo dovrebbe ottenere nuove fette di mercato, senza allargare la rete di punti vendita, grazie alla possibile cessione di un migliaio di negozi alla catena Kruger.

Mentre le azioni al Nasdaq di New York (Nasdaq: WBA) sono salite dell’1,7 per cento, fino a 78,50 dollari ciascuna, Walgreens sta studiando ulteriori tagli dei costi stimati tra 1,3 e 1,5 miliardi di dollari entro i prossimi dodici mesi, con la chiusura di circa 200 punti vendita e la riorganizzazione delle altre funzioni aziendali.

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