
Il Becero sfida il Banchiere. Per Draghi si profila maggioranza “Ursula”
22 Aprile 2021“Clamoroso al Chigi!”, avrebbe urlato lo storico radiocronista di Tutto il Calcio Minuto per Minuto testimone della sorprendente vittoria del Catania sull’Inter nell’ultima giornata del campionato del 1960/61. Sandro Ciotti il Narratore che coniò l’Annuncio, due i gol con i quali gli Etnei malmenarono i Nerazzurri…
Dal Calcio di Sessant’anni fa alla Politica dei Nostri giorni, dal “Clamoroso al Cibali” al “Clamoroso al Chigi”…
“Clamoroso al Chigi!”, il Becero sfida il Banchiere avrebbe strillato oggi il Famoso Giornalista dalla voce cavernosa.
Non lo avevano mai visto così incavolato, raccontano bene informate Voci di Dentro. E gli Intimi ne confermano l’irritazione. Quanto basta per fare immaginare nuovi scenari Governativi…
Il Premier non si aspettava la giravolta di Matteo Salvini, Mario Draghi non si aspettava lo strappo della Lega sul Decreto Covid, Decreto dal Carroccio prima condiviso e poi bocciato nell’arco di pochi giorni.
Draghi ha immediatamente percepito la portata politica della inattesa decisione del Capo Leghista. “È un fatto grave”, ha commentato l’Inquilino di Palazzo Chigi a riunione del CdM ancora in corso.
Non si aspettava il voltafaccia – il Premier – anche perché durante l’ultima Cabina di Regia il Capodelegazione nonché Ministro del Lavoro – Giancarlo Giorgetti – aveva garantito il voto a favore dei Suoi. Impegno ieri disatteso in seguito alla retromarcia del Capo del Carroccio sempre più preda di confusione mentale dovuta al peso del fiato sul collo della Leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e all’inarrestabile calo nei sondaggi.
Una lite attorno all’ora di coprifuoco (22 o 23) e alla percentuale dei ragazzi (60 o 70 per cento in presenza). Fuffa se si considerano i tempi del Cronoprogramma Governativo; fuffa se si considera che alla conclusione dell’anno scolastico manca poco più di un mese…
Il sospetto è che ci sia dell’altro a muovere il Leghista e i Relativi Giannizzeri Mediatici e Politici…
Intanto – sotto l’eco della palese irritazione del Premier Draghi e all’ombra dell’ennesimo sgarbo del Capo Politico e Religioso della Lega – si diffonde l’impressione secondo la quale stia per perdere un pezzo la Maggioranza Frankenstein voluta dal Demiurgo del Quirinale.
Detto ciò, di fronte alle irrequietezze propagandistiche di Salvini torna di attualità lo scenario immaginato all’indomani delle dimissioni da Premier dell’Avvocato del Popolo Giuseppe Conte.
Una volta fuori la Lega, rispunterebbe infatti l’ipotesi di “Maggioranza Ursula”, la coalizione che a Bruxelles rese possibile l’elezione alla presidenza della Commissione UE di Ursula Von der Leyern.
Tradotto per il volgo, M5s, Pd, Forza Italia e Leu potrebbero accordarsi nel sostenere il Governo. Con Italia Viva a far da tappezzeria fuori dai Giochi.
Si tratterebbe di uno scenario possibile anche in seguito alla evidente spaccatura del Centrodestra. Divisioni rese ancor più palesi soprattutto dopo l’annuncio del voto diversificato che esprimeranno Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sul Decreto relativo alle nuove regole che entreranno in vigore da lunedì prossimo.
Dal voto Contrario di FdI, al voto di Astensione della Lega, al voto Favorevole di FI…
Una spaccatura che potrebbe liberare Forza Italia dagli sbandierati vincoli di coalizione.
Chi vivrà vedrà…