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Il viaggio? Unico, efficiente, tecnologico. Tutti i trend del luxury travel

Il viaggio? Unico, efficiente, tecnologico. Tutti i trend del luxury travel

12 Aprile 2017 0 Di Francesca Pierpaoli

Tutte le tendenze del luxury travel in una ricerca di Euromonitor e in un convegno organizzato da Aigo, per svelare il nuovo fascino del lusso

Cambia lo scenario e cambiano i consumatori: il settore del luxury travel è in una fase di radicale trasformazione. Il digitale e l’iperconnettività conquistano sempre più spazio, modificando anche i valori associati al prodotto di ‘lusso’ tradizionalmente inteso. I nuovi scenari dei viaggi di alta gamma sono stati analizzati nel corso del convegno “The New Way of Luxury” organizzato da AIGO – società di marketing e comunicazione per turismo – con l’obiettivo di indagare i vari aspetti del comparto assieme ai protagonisti del settore. Durante l’incontro è anche stata presentata in anteprima la ricerca a cura di Wouter Geerts, Senior Travel Analyst di Euromonitor: “Post-Luxury Travel: The Changing Expectations of Luxury Travellers“.

Ma cosa sta cambiando? I nuovi consumatori tra cui i Millennials e in particolare la Generazione Z, i primi ad essere nati in piena era digitale, hanno infatti un atteggiamento diverso nei confronti del lusso: il new luxury non è più il solo possesso, ma è l’esperienza unica non solo fisica, ma ‘mobile’ e condivisibile. Si può parlare a buon titolo di ‘democratizzazione dell’esperienza di lusso’ alla luce dell’incremento della capacità di spesa della fascia media, come indicato da Euromonitor.

La tecnologia, oltre a rendere l’informazione accessibile, offre la possibilità di creare nuovi servizi che arricchiscono la percezione del viaggio, unendo prodotti diversi – luxury e low cost – all’interno della stessa esperienza di consumo “La tecnologia sta trasformando l’esperienza del viaggio molto rapidamente. Dai robot umanoidi che accolgono e registrano gli ospiti in hotel alle vacanze virtualmente immersive fino ai chatbot basati sull’intelligenza artificiale con tratti di personalità ben definiti” – ha detto Joakim Everstin, Head of Innovation per Sabre in EMEA. “Grazie all’abbondanza di tecnologia cui tutti noi abbiamo accesso, il viaggio sta diventando un’esperienza sempre più fluida, più personalizzata e più interattiva, soprattutto nel caso dei viaggi di lusso, dove il concetto di status va sempre meno verso “quello che ho” e molto di più verso “quello che sono”.

Oltre alla tecnologia, che rende più fluida l’esperienza del consumatore, gioca un ruolo chiave il servizio. Tanto che si parla di human touch e di centralità del cliente. Per Maurizio Saccani, Global Director of Operations della catena di Rocco Forte Hotels, l’industria dell’ospitalità ha raggiunto le vette dell’eccellenza al punto tale che si può fare la differenza solo sul piano del servizio, fattore immateriale. Pertanto per rendersi riconoscibili bisogna investire nello human touch, ovvero nell’approccio personalizzato con il cliente.

Il segmento lusso e l’affermazione di queste nuove attitudini al viaggio modificano anche il prodotto, obbligando l’hotellerie a un’evoluzione. Secondo Wouter Geerts, Senior Travel Analyst di Euromonitor: “Gli hotel di lusso hanno sofferto in maniera minore dell’aumento degli affitti da parte dei privati, che hanno sottratto quote di mercato agli alberghi tradizionali, in particolare nelle città. Il 2015 e il 2016 sono stati anni ottimi per il segmento più alto dell’offerta. Gli hotel di medio costo, invece, hanno registrato una crescita modesta nello sviluppo, con molti budget hotels attivamente impegnati a migliorarsi per riuscire a competere. Si prevede che, in termini di vendite, gli hotel di lusso registreranno il 2,9% di crescita media annua tra il 2016 e il 2020”. Geerts ha anche spiegato: “La domanda attuale sta cambiando lo scenario, ciò significa che gli hotel di fascia media dovranno trovare un modo per distinguersi da quelli low-cost. Gran parte della crescita registrata negli hotel di categoria superiore  si deve ai turisti provenienti dai mercati emergenti, in particolare Asia del Pacifico e Medio Oriente”.

“E’ risaputo che la vecchia concezione del lusso legata all’esibizione di status e a un consumismo appariscente, ha ormai lasciato il posto, almeno per quanto riguarda i mercati maturi, a valori  strettamente connessi alla sfera personale come la disponibilità di tempo per sé, la gratificazione di aspettative e passioni , la possibilità di condividere emozioni e momenti con persone care” – ha commentato Massimo Tocchetti, Presidente AIGO e Chairman di Pangea Network – “Tutto ciò, nel caso dei viaggi, si traduce in esperienze quanto più uniche e gratificanti e in un nuovo concetto di servizio che il viaggiatore di alta gamma ricerca. Esiste una profonda riscoperta delle tradizioni e della cultura propria dei territori e delle genti. Sono pertanto vincenti quei paesi  in grado di offrire unicità, qualità e artigianalità,oggi percepita come vera espressione del lusso a fronte della standardizzazione (o globalizzazione) di prodotti e servizi.

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