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Giornata mondiale della sanità: lo smog pericolo costante

Giornata mondiale della sanità: lo smog pericolo costante

06 Aprile 2023 1 Di Nunzio Ingiusto

L’ Organizzazione mondiale della Sanità mette in guardia dai pericoli ambientali e ricorda il diritto universale alla salute.


Il
7 aprile è la Giornata Mondiale della Salute: il World Health Day. Fu istituita nel 1948 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Dopo gli anni della pandemia la giornata del 2023 viene vista da alcuni come quella del riscatto, della ripartenza, di una nuova fiducia verso i sistemi sanitari. “ Salute per tutti” è lo slogan di questa giornata che indica la salute come diritto umano fondamentale. L’epidemia da Covid ci ha mostrato il volto terribile di un progressivo contagio planetario, mettendo a nudo la vulnerabilità delle persone, di ogni ceto ed età, a partire dalle cause ambientali. L’inquinamento uccide 26 persone al minuto, ci fa sapere la Silvi Costruzioni che in Italia si occupa di edilizia e promuove abitazioni ecosostenibili. Ma è l’Oms, che più di tutti coloro che oggi nelle celebrazioni ripeteranno le solite invocazioni alla solidarietà, a ricordarci che il 30% della popolazione mondiale non è in grado di accedere ai servizi sanitari essenziali.
La povertà è la faccia riflessa del declino di una parte del mondo  che si contrappone ad altre due parti: una che prevede la copertura sanitaria completa e l’altra che la contempla solo pagando le prestazioni. Sono 2 miliardi le persone che difendono la propria salute attingendo a risorse economiche personali. Ci sono patologie collegate a vari fattori, ma quelle legate all’inquinamento ed alla distruzione del pianeta sono le più veloci e dinamiche. Si diffondono a ritmi mai conosciuti prima d’ora. E’ arrivato il momento per i leader di agire per rispettare i loro impegni di copertura sanitaria universale” scrive l’Oms. Ma la stessa Organizzazione della Sanità dice che 13 milioni di persone muoiono ogni anno per fenomeni legati al clima e all’ambiente. 9 persone su 10 vivono in posti inquinati e le stime spesso non tengono conto di Paesi industrialmente arretrati.
La battaglia per il clima è la battaglia per sopravvivere a questo tempo iniquo.  Due anni fa è partita
l’Alleanza per l’azione trasformativa sul clima e la salute (ATACH). La prima azione è stata “costruire sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici e sostenibili, utilizzando il potere collettivo degli Stati membri dell’OMS e di altre parti interessate. Quest’anno sono 62 i Paesi impegnati nell’Alleanza. Pochi ? Si, perché la salute e la qualità della vita non possono avere confini. 

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