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Meloni, dalla iniziale apertura di credito alle riserve sul suo conto di questi giorni. Conte è il più credibile tra Letta, Calenda e Renzi

Meloni, dalla iniziale apertura di credito alle riserve sul suo conto di questi giorni. Conte è il più credibile tra Letta, Calenda e Renzi

18 Ottobre 2022 1 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai propri Pensieri Sgarrupati

La compostezza con la quale aveva accolto il successo elettorale, il riserbbo e i silenzi con i quali aveva gestito i giorni successivi alla vittoria. Ingredienti che le avevano fatto guadagnare ampie aperture di credito anche presso ambienti lontani da Fratelli d’Italia.

La Giorgia Meloni in versione Draghiana insomma cominciava a piacere anche oltre i Confini della Destra…

Poi il Videomessaggio ai fascisti spagnoli di Vox, l’avallo sulla candidatura alla presidenza della Camera del Troglodita dalla arcigna chiusura mentale Lorenzo Fontana e infine i Nomi scarsamente prestigiosi che stanno circolando in merito alla composizione del futuro Governo da Lei guidato. Tutti elementi che ne stanno appannando l’Immagine. E stanno riaffiorando le Riserve del passato sul suo conto, Riserve in precedenza avanzate da più parti. Un Sentiment sociale negli ultimi giorni mutato nei suoi confronti, un Sentiment che – a seconda delle prime scelte che farà il nuovo Esecutivo – potrebbe però ulteriormente mutare e tornare ad essere quello registrato all’indomani del verdetto delle Urne.

Frattanto – una volta finita a tarallucci e vino la Putecarella (Francesismo da “petit querelle” per i non napoletani, ndr) tra la Premier in pectore e il Confuso Silvio Berlusconi – l’incontenibile fame di visibilità del Capo Politico e Religioso della Lega continua a far danni al Tellurico Centrodestra. Non bastassero gli stati confusionali del Sacerdote del Bunga Bunga, Matteo Salvini – il cui gradimento presso gli Elettori è ormai ridotto all’osso – alternando Sciocchezze e Banalità non reca un buon servizio all’Alleata. Rozzezza, Grettezza, Presunzione e Ignoranza continuano a condire le sue Affermazioni.

Scenario di Immensa Tristezza intanto quello proposto dalle Anime Perse dei Senzavolto del Nazareno. Il Silenzio in questo caso è d’oro. Ma dalle parti del Pd non lo sanno. E le Parole pronunciate dall’Establishment del Partito nei giorni della sconfitta si traducono soltanto in Incomprensibili e Sgradevoli Rumori. Non sono più in grado di Comunicare, i Dem. Neanche le loro Disperazioni. Imbelli nei Fatti e nella Loquela.

Il tutto mentre il Chiochiaro (Fessacchiotto, per i non Napoletani ndr) Capo di Azione Carlo Calenda indossa il cappello a cono – quello dei Maghi – e si lascia andare in previsioni Ferali per il Governo che verrà. Soltanto pochi mesi di vita per la Banda Meloni secondo il Paffuto Saccente che piace alla Roma Bene.

Dal Mago all’Affarista di Rignano sull’Arno. Gongola Matteo Renzi di fronte alle tensioni nel Centrodestra. E già immagina una sua incursione destabilizzante alla prima occasione. Roba da Suk trasferito tra i banchi della Politica…

Tra le Minoranze si salva soltanto Giuseppe Conte che in materia di loquacità fa il paio con la Premier in pectore. Poche e sensate parole da parte del Capo Cinquestelle quanto basta per conferirgli l’Immagine della Serietà e quanto basta per accreditarlo sempre più – giorno dopo giorno – come leader dello Schieramento Progressista di Sinistra. Con tanti saluti a Stefano Bonaccini e Compagnia Bella…

P,S. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

NOTA per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca… My Way, a Modo mio, insomma. Come cantava Frank Sinatra…

18/10/2022 h.07.00

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