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Nord Corea / Usa, scambio di invettive tra Trump e Kim

Nord Corea / Usa, scambio di invettive tra Trump e Kim

22 Settembre 2017 0 Di Pietro Nigro

Nord Corea / Usa, scambio di invettive tra Trump e Kim, che vuole lanciare una bomba H. E il mondo teme una escalation militare.

Nord Corea / Usa, scambio di invettive tra i leader

Si sposta su un assolutamente inedito piano delle invettive personali lo scontro tra i capi di Stato di Nord Corea e Usa, Donald Trump e Kim Jong Un. E mentre Washington annuncia le proprie sanzioni economiche, Pyongyang minaccia di testare perfino una bomba H nel Pacifico. Così il mondo teme che ci possa essere una escalation – magari non voluta – nei rapporti tra i due Paesi.

A cominciare, per la verità, questo scontro dialettico a distanza, è stato Donald Trump, che l’altro giorno, all’assemblea Onu, ha chiamato il dittatore della Nord Corea un “Rocket man suicida“.

Oggi, le invettive con cui Kim gli ha risposto per le rime. Kim ha infatti definito Trump un “folle”, “mentalmente squilibrato”, che non ha saputo neanche adeguarsi al suo nuovo ruolo di capo di Stato e delle Forze armate americane. E a cui la Corea farà pagare care le sue minacce.

“Dal più grande consesso diplomatico del mondo mi aspettavo un discorso diverso – ha scritto Kim – invece Trump ha fatto una sciocchezza senza precedenti che nessuno ha mai sentito da nessuno dei suoi predecessori. Vorrei raccomandare a Trump di esercitare maggiore prudenza nella scelta delle parole e di essere consapevole di ciò che dice quando fa un discorso davanti al mondo. Il suo comportamento è da persona mentalmente malata. Egli è incapace di esercitare il supremo comando di un paese, ed è una canaglia e un gangster a cui piace giocare con il fuoco, piuttosto che un politico. Le sue osservazioni che descrivono l’opzione Usa attraverso una semplice espressione della sua volontà mi hanno convinto, piuttosto che spaventarmi o fermarmi, che il percorso che ho scelto è corretto e che è quello che devo seguire all’ultimo. Ora che Trump ha insultato e minacciato me e il mio Paese davanti al mondo ed ha lanciato la più feroce dichiarazione di guerra che si ricordi, prenderemo in considerazione con serietà le possibili contromisure, che saranno le più dure della storia. E punirò quell’americano mentalmente squilibrato con il fuoco”.

E per dare seguito alle offese, il ministro degli esteri della Nord Corea, Ri Yong Ho, ha dichiarato che potrebbero provare a sganciare una bomba a idrogeno di una potenza senza precedenti nell’Oceano Pacifico. Insomma, dopo aver condotto ben sei esperimenti – l’ultimo il 3 settembre scorso – con missili di varia gittata e in grado di portare ordigni nucleari, ora la Nord Corea potrebbe alzare il tiro e sganciare una bomba a idrogeno.

Il Giappone, il Paese maggiormente minacciato dagli attacchi nucleari nord coreani, ha immediatamente descritto la minaccia come “assolutamente inaccettabile”.

Il presidente Usa Trump parla alla 72esima Assemblea Onu di New York il 19 settembre 2017 (ph. Xinhua / Li Muzi).

Il presidente Usa Trump parla alla 72esima Assemblea Onu di New York il 19 settembre 2017 (ph. Xinhua / Li Muzi).

Ma è lo stesso Trump che non si è tenuto la posta ed ha prontamente fornito via Twitter una ulteriore replica, alimentando uno scambio di invettive personali che non si è mai visto nei rapporti tra capi di Stato.

Kim Jong Un è ovviamente un pazzo a cui non dispiace affamare o uccidere la sua gente, e verrà messo alla prova come non è mai accaduto prima”, ha scritto Trump.

Il quale, tra l’altro, proprio ieri ha disposto nuove sanzioni economiche a carico di Pyongyang, aggiuntive a quelle stabilite dall’Onu, mentre restano sul tavolo, come ha confermato alla tv Abc il segretario di Stato Rex Tillerson, non solo gli sforzi diplomatici in atto ma anche tutte le opzioni militari.

In particolare, la Casa Bianca ha promulgato nuove sanzioni a carico delle industrie energetiche, mediche, minerarie, tessili e logistiche della Corea del Nord, mentre il Tesoro Usa potrebbe vietare le attività americane di qualsiasi istituto finanziario che operi anche in Nord Corea. Non sono state introdotte invece nuove misure a carico delle forniture di petrolio dopo quelle decise recentemente dall’Onu.

Diplomazie al lavoro per la pace

I toni inediti dello scontro a distanza tra Kim e Trump hanno innescato negli altri Paesi la preoccupazione che la situazione possa a questo punto degenerare anche al di là delle reali intenzioni dei due duellanti.

Per questo all’Onu il Segretario generale Antonio Guterres ha chiesto apertamente agli Stati Uniti di evitare l’incubo di una guerra, mentre Corea del Sud, Russia e Cina hanno sollecitato tutti a mantenere la calma.

La Corea del Sud, tra l’altro, oltre ad essere il paese più prossimo alla Corea del Nord, si trova anche a dover ospitare l’anno prossimo i Giochi olimpici 2018. E il francese dello sport Laura Flessel ha già fatto sapere che gli atleti francesi non andranno a Seul se non ci saranno adeguate condizioni di sicurezza.

 

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