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Pace: Napoli la spiega ai bambini. Un webinar con 100 Paesi.

Pace: Napoli la spiega ai bambini. Un webinar con 100 Paesi.

15 Giugno 2023 0 Di Nunzio Ingiusto

Grande successo del webinar organizzato a Napoli dalla Bottega della Comunicazione e dal Movimento di Cooperazione Educativa. 100 Paesi collegati da remoto per il diritto alla pace e all’istruzione.

2 milioni di bambini sfollati nel 2022. E’ l’ultimo allarme lanciato dall’Unicef a causa di eventi del clima estremi. Dieci anni fa erano la metà e non si sa quale sarà la cifra a fine 2023. “Per oltre 10 anni, il numero di bambini costretti a lasciare le proprie case è cresciuto a un tasso allarmante e la nostra capacità globale di risposta rimane ancora sotto pressione, ha detto Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef. L’organizzazione lancia allarmi in più direzioni per salvare la vita di ragazze e ragazzi, affinché ogni bambino rifugiato e sfollato interno possa continuare a studiare, crescere in salute e sviluppare il proprio pieno potenziale ». I governi si muovono poco o a rilento, mentre le organizzazioni solidaristiche non abbassano la guardia. Oltre ad inviare aiuti e generi di necessità per far sopravvivere adulti e bambini da alluvioni, straripamenti, tsunami, c’è la grande catena dell’istruzione e della pace. Fare la sintesi di tre capitoli- ambiente, pace, istruzione– non è facile. Per fortuna aumentano i giovani, gli insegnanti, i volontari che si muovono con finalità precise. Guerre e cataclismi sono due facce di una sola medaglia che inquieta milioni di persone in Africa, come in Asia, in Sud Anmerica e da due anni anche alle porte di casa nostra. I danni provocati dall’una o dall’altra faccia della medaglia sono incalcolabili e, purtroppo, durevoli. Educare alla pace è uno dei capisaldi che le organizzazioni umanitare e no profit diffondo in tutto il mondo con dedizione e competenza.

 

Tra le città europee, Napoli è una delle più attive. Nelle scuole e nei laboratori civici da tempo si costruisce un’ ideale catena della cultura della pace. A novembre scorso in occasione della giornata della Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza la Bottega della Comunicazione, il Movimento di Cooperazione Educativa e la Federation Internationale des Mouvements d’Ecole Moderne lanciarono un’ iniziativa internazionale sulle pratiche didattiche e sui principi per l’educazione alla tolleranza. Una spinta verso il dialogo per dare forza al senso di comunità. L’esperienza ha entusiasmato gli organizzatori italiani e i referenti sparsi per il mondo. I docenti organizzatori Lanfranco Gemito e Roberto Lovattini non hanno lasciato cadere il calore e l’accoglienza dell’apuntamnento di novembreHanno riattivato la rete e sono ripartiti con uno straordinario

webinar.. I bambini  sono diventati i protagonisti del dialogo e del sentimento pacifista. Ripetere giova, aiuta a non dimentuicare, per cui hanno organizzato Diritto alla Pace per l’Infanzia e l’Adolescenza. 16 scuole di 11 paesi collegate hanno messo a confronto esperienze e percorsi didattici per accrescere l’unità.  I paesi in collegamento Québec/Canada, Messico, Brasile, Cile, Francia, Italia, Togo, Senegal, Burkina Faso, Camerun, Benin hanno utilizzato tutti la piattafoirma Meet, spiega il Prof. Gemito. Altri 100 lo hanno seguito in diretta sul canale YouTube dedicato “. 3 ore di collegamento per dare il giusto spazio alle varie adesioni, consentendo la partecipazione di realtà molto distanti e con fusi orari diversi. Uno sforzo tecnico ed organizzativo che non ha risparmiato sacrifici. “Infatti, er il Messico l’inizio è stato alle 4 del mattino, continua Gemito. Alle 6 per cileni e canadesi, alle 10 per Burkina, Senegal, Togo; alle11 per Benin e Camerun. Un  plauso particolare va ai bambini messicani, che si sono alzati alle 4 del mattino, a quelli canadesi e cileni che si sono alzati alle 6 per essere presenti. Ma,ovviamente, il ringraziamento è per tutti “ Il webinar ha voluto dare voce a bambini e bambine sul Diritto alla Pace, affinchè sia un diritto condiviso da tutti i popoli. I paesi esposti a siccità, carestie, malattie sono in cima alle clasifiche mondiali anche per denutrizione e bassa scolarizzazione. La storia di molti  di loro  si intreccia con lo sfruttamento di risorse, distruzione di habitat naturali e compromissione della biodiversità. Storture tipiche di quello “sviluppo zero” ignorato da molti governi. Unicef ed Onu non fermano le proprie campagne  umanitarie e di aiuto a popolazioni martoriate. Il sentimento è più vivo che mai, ma la sfrontatezza con la quale paesi ricchi o businessman di conflitti aggrediscono uomini, donne e giovani inermi è spaventosa. I bambini sono da sempre i più indifesi quelli con più sogni e spesso meno vita. Non esistono vademecum per aiutarli, basta cercare quella sintesi di cui dicevamo: ambiente, pace, istruzione.

“L’istruzione è una risposta al sottosviuluppo, rispondono Gemito e Lovattini. Per quanto riguarda le scuole italiane nel webinar abbiamo presentato un progetto sulla nonviolenza a partire dalla Divina Commedia a cura dell’Istituto superiore Bazoli-Polo di Desenzano. Poi un  video su Pace e nonviolenza preparato dall’ IC 10 di Modena, una declamazione de La luna di Kiev, poesia di Gianni Rodari scelta dall’IC Adele Zara di Oriago di Mira. Infine, una performance sulle “parole di pace” e un video della scuola primaria Bruno Ciari di Ferrara.” Educare alla pace vuol dire anche non avere paura. La pedagogia è una buona alleata, come hanno testimoniato nell’incontro Teresita Garduno pedagosita messicana, Francesco Tonucci, pedagogista e disegnatore italiano, Antoinette Mengue Abesso, del Camerun. Lo sforzo dei promotori- coordinatori  è stato ripagato. Dalla ” Bottega” nel centro storico di Napoli un messagio di dignità e di impegno che può essere raccolto dalle istituzioni. Anzi, è il caso che lo facciano.

 

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