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Ragusa, auto rubate e vendute a pezzi su web: 5 arresti

10 Gennaio 2017 0 Di Maria Chiara Ferraù

Ricambio sicuro, operazione condotta dagli agenti della polizia di Ragusa che hanno arrestato cinque persone accusate di vendere ricambi di auto rubate in tutta Italia.

Nel corso dell’operazione gli agenti hanno trovato centinaia di migliaia di parti di carrozzeria riconducibili a 43 auto rubate, poste in vendita su internet in tutto il territorio nazionale. Sono state perquisite sei abitazioni e due negozi di ricambio a Pozzallo e Rosolini, rispettivamente nelle province di Ragusa e Siracusa, tre magazzini di cui uno a Ragusa, uno a Rosolini e uno a Noto nel siracusano.

Le auto di cui si vendevano i ricambi sono risultate rubate tra il 2015 e il 2016 fra le province di Catania, Siracusa e Bari, per un valore complessivo di circa 500 mila euro. Il giro di affari del sodalizio criminale è stato stimato in circa 25 mila euro mensili.

Le manette sono scattate ai polsi di Rosario Migliore, 49enne di Rosolini (Sr), residente a Pozzallo nel ragusano; Filippo Maltese, ragusano 42enne con precedenti penali; Gianluca Ricciardi, catanese 35enne con precedenti penali specifici; Patrizia Roccasalvo, 48enne di Rosolini con precedenti penali e Salvatore Vaccaro, catanese anche lui con precedenti specifici, di 45 anni. obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un 50enne incensurato di Rosolini, A.S. le sue iniziali.

I sei sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di ricettazione e riciclaggio in tutto il territorio nazionale, di ricambi d’auto. A quattro di loro viene contestata anche l’associazione per delinquere.

 


Le ordinanze sono state emesse dal gip del tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del procuratore Carmelo Petralia e del sostituto procuratore Gaetano Scollo della procura di Ragusa. Le indagini, dirette dal vice questore aggiunto Gaetano Di Mauro, hanno preso avvio a febbraio dello scorso anno, a seguito di un esposto di un cittadino che aveva riconosciuto in un sito internet alcune parti della propria auto rubata.

Le indagini, con l’ausilio di intercettazioni, pedinamenti, acquisizioni documentali, hanno consentito di individuare tutti i componenti del sodalizio criminali e le quattro località dove venivano smontate le vetture e catalogati i pezzi. Gli indagati erano in possesso, nei due negozi di rivendita ricambi di Pozzallo e Rosolini e in altri 4 terreni tra Pozzallo, Ragusa, Noto e Rosolini, di parti meccaniche e di carrozzeria di 34 auto rubate tra il 2015 e il 2016.

A quanto hanno ricostruito gli inquirenti, il gruppo criminale, dopo essersi procurate le auto rubate nel catanese, avrebbe ricettato i ricambi con la vendita al dettaglio e soprattutto attraverso la rete internet, in tutto il territorio nazionale. 3800 gli annunci di vendita ricambi postati sui siti più importanti di vendita online.

Ma c’è di più. Il gruppo avrebbe preso anche nota delle richieste degli utenti e attraverso i due catanesi, si sarebbe attivato per richiedere le auto di interesse da rubare, garantendo la consegna del ricambio richiesto, attraverso ditte di spedizione. Il valore delle auto (43) ammonta a circa 500 mila euro per un giro d’affari mensile di circa 25 mila euro.

Oltre alle sei persone indagate, nell’operazione risultano indagate altre due persone. Si tratta di un ragusano di 38 anni che avrebbe messo a disposizione della banda un suo capannone a Noto per far sezionare una Fiat 500 rubata. L’uomo avrebbe anche sottratto, in concorso con Migliore e Roccasalvo, smontandola in più pezzi e rivendendola, una Porsche Cayenne, sulla quale gravava il fermo amministrativo della Serit. Indagato anche un 44enne di Rosolini per aver consentito di smaltire presso i suoi locali altre vetture rubate. Anche lui era stato denunciato alla procura per violazione della normativa ambientale.

I rappresentanti della banda devono anche rispondere, come detto, di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio. Migliore, in qualità di rappresentante legale della GMR auto sas di Rosolini, nonché amministratore di fatto della GM ricambi di Pozzallo, e Ricciardi, dipendente della GM ricambi, si sarebbero adoperati per reperire nel catanese le vetture da recuperare integralmente o già smontate. Roccasalvo e Maltese, invece, avrebbero mantenuto i contatti con la clientela e preparato le spedizioni dei singoli ricambi. Maltese, infine, avrebbe partecipato al sezionamento delle vetture. Vaccaro avrebbe provveduto al trasporto delle vetture richieste e alla consegna presso i luoghi nella disponibilità degli associati, che provvedevano a sezionare ulteriormente le parti delle vetture, per celarne l’origine delittuosa e poterle porre in vendita sia presso l’attività commerciale di Pozzallo sia, principalmente, attraverso Internet. Il 50enne incensurato avrebbe partecipato di volta in volta al sezionamento delle vetture.

Migliore era già stato denunciato e perquisito dalla polizia stradale di Ragusa il 20 gennaio del 2015 perché il suo precedente negozio GMR auto SAS di Migliore Rosario, svolgeva abusivamente l’attività di autodemolitore ed inoltre vendeva parti di veicoli proventi di furto nel catanese.

Ricciardi, essendo sorvegliato speciale, è stato denunciato anche per violazione delle prescrizioni impostegli dal tribunale di Catania.

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