
Renzi’s story: tre trappoloni pronti per l’uso sulla strada delle primarie
14 Marzo 2017Si avvicinano le primarie del Pd e anche le tre mine sul percorso che Renzi deve compiere: l’inchiesta Consip, una elezione senza regole certe e le congiure dei renziani non ortodossi.
Tre trappole sulla via delle primarie
Sono inquietanti gli scenari che si profilano per l’ex premier di Rignano sull’Arno in seguito ai nuvoloni che si addensano sulla strada che porta alle primarie del Pd.
Dall’Affaire Consip (che potrebbe mettere in grossi guai il Babbo e il fido Luca Lotti) a una competizione elettorale senza regole certe (che potrebbe riservargli brutte sorprese soprattutto se quelli del No decidessero di andare a votare) alle voci di congiure ai suoi danni da parte di renziani non ortodossi (franceschiniani, giovani turchi, lettiani e bersaniani, questi ultimi rimasti nel Pd col compito di guastatori), congiure che punterebbero a limitarne i poteri.
Tre trappoloni pronti per l’uso, insomma; un complicato e insidioso slalom politico-giudiziario per l’ex Capo Scout reduce dalla tre giorni del Lingotto torinese.
Senza dire della mina vagante rappresentata da Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano di origini casertane ospite da due settimane di Regina Coeli con l’accusa di corruzione.
Già respinte le prime due istanze di scarcerazione presentate dai suoi avvocati, toccherà al Riesame pronunciarsi in merito il prossimo 23.
Frattanto Romeo divide la cella con uno degli ex furbetti del quartierino, quello Stefano Ricucci noto per truffe & milioni. Il 23 marzo potrebbe segnare il giorno di svolta dell’inchiesta che può terremotare il Pd.
Stufo del carcere, di fronte allo spettro di una lunga detenzione e sopraffatto dalla nostalgia per la sua casa che si affaccia sul mare di Posillipo, l’imprenditore potrebbe decidersi a vuotare il sacco. Con tutto ciò che potrebbe conseguirne. Matteo stai sereno, verrebbe da dire…