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Scoperto a Valencia il Sacro Graal

Scoperto a Valencia il Sacro Graal

02 Novembre 2016 0 Di Fiammetta Gorini

Vivace, colorata, piena di musei e belle spiagge, Valencia è la meta giusta per un viaggio con i bambini, che qui trovano tante attrazioni e addirittura il Sacro Graal!

Valencia, tra storia e leggenda

Il Sacro Graal esiste, eccome. Per ammirarlo basta andare a Valencia, in Spagna, dove è conservato nel cuore dell’antica cattedrale. Sembra che già papa Giovanni Paolo II ne avesse sancito l’autenticità, ribadita anche da Benedetto XVI e da studi scientifici recenti, tanto che il National Geographic gli ha dedicato un documentario.

Come far perdere ai nostri figli, e a noi stessi, una visita a questo sacro cimelio, che tanti racconti, miti e fantasie ha suscitato? Un ottimo pretesto per visitare Valencia, città “a misura di bambino, a partire dal Barrio del Carmen, coi suoi vicoli e negozietti tipici, poco lontano dalla cattedrale.

Sempre in centro l’antico Mercado Central è un vivace mercato, enorme, in cui vi perderete tra ogni sorta di cibo, dai tipici salumi spagnoli alle verdure, pesce e golosità dolci.

 

Un giardino nel fiume…

Valencia è una città solare, colorata e con moltissimo verde. È attraversata infatti dal fiume Turìa, che fiume non è più, ma si è trasformato in un immenso parco, lungo ben 11 km, pieno di campi sportivi, giardini rigogliosi di palme e frutti mediterranei come le celeberrime arance di Valencia, con cui gli inglesi sono soliti preparare le loro particolari marmellate d’arancio amaro.

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Chiamato il “giardino del Turìa”, è meta prediletta dalle famiglie, che qui trovano giochi, possono noleggiare biciclette oppure divertirsi a scalare il gigante Gulliver. Sdraiato nel verde, l’omone di dimensioni titaniche, in  diventa luogo di mille avventure, visto che ci si può avventurare sulla sua testa, percorrerne il corpo, farsi scivolare su gambe e braccia. Dopo tanta fatica bisogna dissetarsi con una fresca horchata, la bevanda del luogo: si ricava da una nocciolina chiamata chufa e possiede grandi proprietà rinfrescanti e antiossidanti. È ottima se accompagnata ai fartons, specie di brioche dolci e allungate.

 

Valencia, nella città del futuro

Non si può visitare Valencia senza trascorrere almeno un giorno alla Città delle Arti e della Scienza, noto anche come CAC, il monumentale complesso progettato da Santiago Calatrava. Per i bambini, un luogo pieno di stimoli, in cui potranno perdersi tra esperimenti scientifici, ammirare pesci tropicali o esplorare la foresta dei dinosauri. ll CAC è composto di tre parti: il parco-acquario con delfinario, il cinema IMAX, il museo interattivo della scienza.

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  1. Nel grande parco-acquario (Oceanográfico) si possono ammirare squali, pesci tropicali, foche, pinguini e centinaia di specie diverse di creature marin. Non manca un bellissimo delfinario dove i bambini possono emozionarsi nel guardare questi stupendi cetacei.
  2. Il cinema IMAX è una esperienza unica nel suo genere, che consigliamo di provare a chi non vi è mai stato. Si tratta di un cinema con una tecnologia speciale che regala emozioni in tridimensione: lo schermo è infatti sferico, e si ha così la sensazione di essere all’interno della pellicola proiettata, emozioni incluse! Qui si proiettano speciali pellicole della durata di 50 minuti, che offrono un’esperienza immersiva totale.
  3. La terza parte del complesso è il museo interattivo, imperdibile per i bambini. Qui, infatti, è possibile giocare con tutto quanto esposto, alla scoperta di suoni, colori, profumi, dalla natura al corpo umano, insomma tutto quanto è scienza. E’ persino possibile farsi fotografare da decine di telecamere contemporaneamente, ottenendo così una foto alla Matrix, un souvenir davvero speciale.

 

Mi immergo nello zoo

Dopo tanta scienza, arriva prepotente il richiamo della natura. Mamma, papà e bambini possono soddisfarlo con una visita immersiva al Bioparc. È il nuovo concetto di “zooimmersione”,  in cui il visitatore non guarda gli animali dall’esterno, ma si trova a vivere proprio nel loro ambiente naturale, ricostruito in modo meticoloso.

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Tra uomini e bestie ci sono solo barriere naturali, come cespugli o corsi d’acqua, in una scenografia molto suggestiva. Su una superficie di 10.000 mq si possono visitare diversi ambienti africani: la savana, la foresta equatoriale e il Madagascar.

Gli animali vivono vicini gli uni agli altri, come avviene in natura. Così è possibile, ad esempio, vedere zebre, giraffe e antilopi scorrazzare insieme ed abbeverarsi dallo stesso ruscello, mentre poco lontano si ode il ruggito dei leoni, tenuti a debita distanza da un muro di alberi.

I bambini, poi, vorranno vedere i lemuri, che vivono liberi sugli alberi del Madagascar, e che ti vengono vicino senza paura.

Last, but least, tutto il bioparco è stato realizzato con criteri ecologici: nei fiumi, ad esempio, si trovano pesci che fungono da “spazzini”, eliminando insetti e residui di sporcizia dall’acqua; anche il sistema di trattamento delle acque avviene in modo sostenibile, grazie a una rete di moduli fotovoltaici. Insomma, un posto per divertirsi, ma nel rispetto dell’ambiente!

 

Albufera, il lago più grande di Spagna

Per continuare la scoperta della città bisogna spostarsi un poco, e andare a visitare il Parco Naturale de La Albufera, che ospita il lago più grande di Spagna.

Ai più piccoli piacerà molto fare un giro su una delle tipiche imbarcazioni, dette “albuferenc”, per scoprire le numerose specie di uccelli che trovano rifugio nella zona.

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Al rientro, tutti a pranzo vicino alla spiaggia, nella zona della Marina Regale Juan Carlos 1:qui sorge anche il grande complesso Veles et Vents, progettato da David Chipperfield e Fermìn Vazquez, due grandi architetti.

Sul lungomare adiacente si può poi gustare la tipica paella valenciana, declinata in ben 40 varietà diverse: un piatto che mette d’accordo tutte le generazioni, dai nonni ai nipoti.

Se, poi, volete imparare a cucinare la paella anche voi, presso La Valenciana- Escuela de Arroces y Paella Valenciana, potete seguire una lezione di cucina che vi guiderà passo passo nella preparazione di questa specialità. Ma ricordate: in Spagna la paella si mangia sempre e solo a pranzo, mai per cena!

 

DOVE DORMIRE
Nel quartiere di tendenza Ruzafa, poco lontano dal centro, l’Hotel Petit Palace Germanias accoglie le famiglie con camere ampie e ben accessoriate. Quelle con terrazza consentono ai piccoli di giocare e godere un panorama invidiabile. A colazione i piccoli possono scegliere tra tante golosità e divertirsi a colorare i disegni messi a disposizione, mentre mamma e papà finiscono di mangiare.

 

DOVE MANGIARE
LA PEPICA
P Neptuno 6 y 8 – Playa de Levante
tel. +34.96.3710366
Questo è il regno della paella per eccellenza. Un tempo frequentato da scrittori e star, come Hemingway o Anita Heckberg, è il tempio della cucina valenciana. I bambini amano servirsi dalla grande paellera, assaporare i vari ingredienti e poi scappano a giocare sulla spiagga antistante. Meglio prenotare, è sempre pieno.

EL OTRO VIEJO BARRIO
tel. +34.963472274
www.elotroviejobarrio.es
Ristorante argentino con ottima carne alla brace e una bella sala giochi per i bambini. Qui sono intrattenuti da un’animatrice, mentre mamma e papà si godono il pasto.

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