Scuola: al Barsanti di Pomigliano arriva la programmazione a controllo numerico

Nell’area industriale alle porte di Napoli l’Istituto Tecnico “E. Barsanti” ha progettato un corso innovativo per programmazione a controllo numerico. Esempio di eccellenza con valore anche ambientale.

La scuola italiana aveva trascurato la formazione tecnica. Grazie ad iniziative locali è in ripresa. Il binomio scienza e tecnologia, alla base della recente riforma degli Istituti Tecnici Industriali, sta producendo effetti soprattutto nelle aree industriali.

La presenza di una scuola di questo tipo a ridosso di insediamenti produttivi del Mezzogiorno crea le condizioni per avere professionalità che spesso mancano.

Ed è proprio in una storica realtà industriale del Sud – Pomigliano d’Arco – sede di insediamenti come Stellantis, Leonardo, Avio e tante piccole aziende che l‘ITI Eugenio Barsanti in questi giorni fa partire  un corso di formazione per operatori della programmazione a controllo numerico.

Una novità con un iter didattico che premia non solo la capacità di far fronte a processi complessi, ma mira anche ad una forte riduzione degli scarti di lavorazione. In altre parole, un corso che ha anche un anima green che tocca certamente le corde dei più giovani. Entro il 30 ottobre i candidati saranno contattati dalla scuola.

L’Itis E. Barsanti di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli.

La storia di questo Istituto, peraltro, è costellata di successi e riconoscimenti nel campo delle tecnologie più moderne, attraverso il lavoro dei suoi dipartimenti e progetti in sinergia. Il Preside Mario Rosario Ponsiglione non perde occasione per ricordare ad imprenditori, istituzioni e studenti che una scuola di eccellenza rende lo sviluppo del territorio più agevole.

L’Istituto è stato creato nel 1959 ed oggi con migliaia di ragazzi impegnati nelle varie discipline vuole stare al centro di una ripresa produttiva ed economica che trattenga sul territorio (o almeno lasci nei confini nazionali) le capacità acquisite dai ragazzi.

Due prof, Raffaele Del Pennino e Antonio Buonincontri in 30 ore di lezione fino a dicembre insegneranno il sistema software CNC (Computer Numerical Control).

Con un simulatore nei laboratori della scuola si partirà dai dati di base per giungere al prodotto finale. Un prodotto qualitativamente elevato che gli allievi produrranno “in casa”, per realizzarlo domani in azienda. Il titolo specialistico che otterranno dovrebbe aprirgli le porte di nuova occupazione.

Ma si spera che non siano soltanto i giovani a cercare le aziende, ma che anche le aziende si facciano avanti con il Barsanti per ottenere quelle competenze appena formate. Del resto, dicono al MIUR ,il mondo del lavoro cerca, tecnici specializzati e in Italia non ce ne sono a sufficienza.

In un’area industriale consolidata come questa di Pomigliano d’Arco, alle porte di Napoli, queste iniziative sarebbero da replicare anno dopo anno, per condividere quello che l’Eugenio Barsanti ha scritto nel presentare l’iniziativa.

E cioè che lo sviluppo di questi “sotware ha permesso di ottimizzare costi e metodi migliorando considerevolmente i prodotti finali  delle aziende meccaniche“.

Gli allievi – dice Ponsiglione – devono sentirsi parte di quell’innovazione tecnologica su cui l’Italia gioca il proprio futuro. E non è certamente trascurabile, come si diceva sopra, che con queste macchine si ottengono meno scarti di lavorazione.

Siamo all’abc dell’economia circolare e si sa che i residui sono il lato oscuro e antiecologico di centinaia di  piccole e medie aziende.

Per ragioni di costi o di colpevole sciatteria non trattano gli scarti secondo le norme. Per cui li abbandonano, inquinano, trafficano riempiono le discariche  illegali.

Imprare a lavorare con mezzi moderni è un contributo anche alla sostenibilità ambientale. Per partecipare al corso, infine, basta scrivere all’ indirizzo e-mail : agg.professionale@itibarsanti.edu.it. Tutto il resto verrà da sè fino a dicembre.