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Senato, la Lega punta su Bernini e manda in frantumi il Centrodestra

Senato, la Lega punta su Bernini e manda in frantumi il Centrodestra

23 Marzo 2018 0 Di Marino Marquardt

Impasse al Senato per la Presidenza, Matteo Salvini punta sulla candidata forzista Anna Maria Bernini: una mossa del cavallo che spiazza Silvio Berlusconi e rischia di sparigliare l’intero Centrodestra.

Senato, la Lega vota Bernini. La mossa del cavallo di Salvini manda in frantumi il Centrodestra

Matteo Salvini fa la mossa del cavallo. E scardina l’euforica baldanza di Silvio Berlusconi e della sua ritrovata cricca di intimi. Il colpo di scena si registra nel pomeriggio di una giornata politica che sembrava pietrificata.

Accade in occasione della seconda votazione per la Presidenza del Senato con un unico candidato in campo, Paolo Romani, nome imposto da Berlusconi. Salvini vota e poi annuncia:

“Ho votato Annamaria Bernini”.

Matteo Salvini dichiara che la Lega vota per Anna maria Bernini come presidente del Senato (ph. Ansa).

Uno schiaffo all’uomo di Arcore, una dichiarazione di guerra all’Alleato forzista senza se e senza ma. E’ un colpo di scena come un fulmine a ciel sereno.

Una decisione, questa del leader della Lega, che apre nuovi concreti scenari, imprevedibili prima della seconda votazione.

Una scelta abile, questa di Salvini. Una scelta che – pur essendo a favore di una esponente di Forza Italia – mortifica il Frodatore di Arcore. Come dire, il danno e la beffa. La legnata sulla candidatura di Romani, lo zuccherino su quella della Bernini. Il bastone e la carota, vecchio schema.

Berlusconi è furente, il tono delle prime dichiarazioni non lascia dubbi.

Il Centrodestra finisce in frantumi. La furbizia questa volta non ha giovato al Leader di Forza Italia. Il vecchio leone ruggisce ma non ha più i denti per azzannare.

La mossa del cavallo, l’improvvisa accelerazione di Salvini crea imbarazzi anche nel M5s.

Domani il Senato potrebbe eleggere la Bernini presidente. Sempre che la Lega confermi la scelta e che Di Maio e i suoi uomini ne condividano il nome. Per i Cinquestelle si tratterebbe di una assunzione di responsabilità e di un modo per uscire dall’attuale impasse.

Inutile dire che una tale evenienza, una tale convergenza sulla Bernini finirebbe agli occhi di molti con il trasformarsi in una sorta di prova generale per il nuovo Governo.

Giochi aperti ma prossimi alla chiusura, verrebbe da scommettere. Sempre che il buonsenso trovi diritto di cittadinanza sullo scacchiere della politica…

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