Boris Johnson e l’insostenibile leggerezza del Covid
I dati di decine di migliaia di britannici, testati positivi al virus sono andati persi dal database di tracciamento del…
Notizie dall'Italia. Fatti, analisi e commenti a portata di click
I dati di decine di migliaia di britannici, testati positivi al virus sono andati persi dal database di tracciamento del…
Con la pandemia del COVID-19, i sistemi educativi si sono trovati nelle condizioni di dover riconvertire i propri modelli pedagogici tradizionali implementandoli con differenti modelli di educazione a distanza, nei quali le nuove tecnologie risultano decisive. Questa crisi ha portato a sostanziali cambiamenti nel campo educativo, si è passati ad una rapida migrazione verso modelli di apprendimento virtuali. Gli insegnanti hanno dovuto affrontare un arduo compito per garantire una continuità educativa agli studenti.
Nell’ultimo giorno del mese di agosto del 1870 nasceva Maria Montessori.
Presentata ad un congresso americano come “la donna più interessante d’Europa”, fu una delle prime donne a laurearsi in medicina e ad impegnarsi nella battaglia – più che mai attuale – per l’emancipazione femminile. I suoi metodi educativi, basati sulla responsabilità e consapevolezza relazionale oltre che sulla libertà di movimento degli studenti, presto divennero un bene comune universale.
La tecnologia è solo un mezzo per attuare la trasformazione digitale, l’obiettivo è il cambiamento radicale della cultura e delle abitudini della società. Ce ne parla Alessandro Capezzuoli, funzionario ISTAT e responsabile osservatorio dati professioni e competenze Aidr.
di Davide D’Amico, ingegnere, membro del Consiglio direttivo AIDR e dirigente MIUR. Introdurre innovazione nei processi è visto spesso come un potenziale problema in quanto il settore pubblico utilizza risorse dei contribuenti (provenienti in grande misura dalle imposte fiscali) per realizzare e gestire servizi e quindi, cambiare i processi, intimorisce politici, amministratori e dirigenti, che vedono in possibili fallimenti, un utilizzo improprio di soldi pubblici.
Il COVID-19 ha messo nero su bianco l’urgenza di innovare rapidamente Il Sistema Sanitario Nazionale e di compiere quelle riforme tecnologiche di cui di discute da anni (vedi documento “Iniziative per il rilancio “Italia 2020-2022”, denominato il “Piano Colao”, Schede n.73 “Piano di digital health nazionale ” e n.74 “Monitoraggio sanitario nazionale).