Due case per appuntamenti chiuse a Prato: il clan dei cinesi faceva affari grazie a Covid
I Carabinieri di Prato hanno messo i sigilli a due case d’appuntamento e le auto usate per il “servizio a domicilio”. Denunciati un italiano e quattro cinesi.
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I Carabinieri di Prato hanno messo i sigilli a due case d’appuntamento e le auto usate per il “servizio a domicilio”. Denunciati un italiano e quattro cinesi.
Assolto per non aver commesso il fatto. Questo l’esito della sentenza del giudice Simonetta D’Alessandro per Roberto Nalbone, uno degli imputati nel caso delle baby squillo dei Parioli.
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