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Terrorismo: gli attentati dal 2001 a oggi

Terrorismo: gli attentati dal 2001 a oggi

22 Marzo 2016 2 Di Claudia Svampa

La guerra al terrorismo ha la sua lista luttuosa: l’elenco di tutti i principali attentati terroristici di matrice islamica che, dal 2001 – dopo gli attacchi al cuore dell’America – ad oggi hanno insanguinato l’Europa e il resto del mondo. E’ il conto, impressionante, degli ultimi 17 anni, delle vittime innocenti della jihad islamica o del terrorismo xenofobo di rimbalzo delle seconde e terze generazioni di immigrati, in guerra con i paesi d’accoglienza e con le politiche e i valori occidentali.

La lunga scia di sangue del terrorismo

Terrorismo islamico

11 dicembre 2018 Strasburgo, Francia

Centro storico di Strasburgo, mercatino natalizio: intorno alle 21.00 Cherif Chekatt ventottenne di origine algerina e nazionalità francese, spara sulla folla e uccide quattro persone, tra le quali il giovane radiocronista italiano Antonio Megalizzi. I feriti sono 16 alcuni dei quali in gravi condizioni. L’attentatore, pluripregiudicato, radicalizzato in carcere e conosciuto dai servizi di sicurezza e intelligence come un soggetto pericoloso per la sicurezza dello Stato (fiche S) era già sfuggito ad una perquisizione nella sua abitazione la mattina stessa dell’attentato. Dileguatosi in taxi, dopo tre scontri con le forze dell’ordine la notte dell’attentato, é stato finalmente catturato e ucciso dopo tre giorni di latitanza nello stesso centro di Strasburgo, mobilitando oltre 600 uomini.

22 luglio 2018 Toronto, Canada

Nel quartiere periferico di di Greektown, intorno alle 22 locali, Faisal Hussain ventinovenne di origine pakistana,  apre il fuoco contro i passanti che affollano i bar prima di essere ucciso dalla polizia. Le vittime, compreso l’attentatore sono 3 (una bambina di 10 anni e una ragazza di 18)  e 13 i feriti. Il giorno successivo l’attentato é rivendicato dall’ISIS .

29 maggio 2018 Liegi, Belgio

In centro città un killer armato di coltello assale alle spalle due poliziotte ferendole, ruba loro la pistola di ordinanza, e le uccide entrambe. Poco dopo lo stesso attentatore Benjamin Herman, nato nel 1987 e originario di Rochefort, uccide un passante nel tentativo di rubargli la macchina, dopodiché attacca un liceo nella zona prendendo in ostaggio una donna prima di essere ucciso dalla polizia. Secondo una donna testimone oculare citata da alcuni media belgi, l’uomo avrebbe urlato “Allahu Akbar” prima di essere ucciso. Stato Islamico rivendica il giorno seguente l’attacco.

19 maggio 2018 Grozny, Russia

Un commando di quattro uomini armati attacca una chiesa ortodossa. I terroristi uccidono un civile e due poliziotti accorsi sul luogo, prima di essere tutti uccisi dalle forze di sicurezza. Il giorno dopo l’ISIS rivendica l’attentato.

12 maggio 2018 Parigi, Francia

Khamzat Azimov, ventenne ceceno naturalizzato francese,  attacca a colpi di coltello i passanti nel II arrondissement a due passi dal teatro dell’Opera al grido di “Allah akbar», uccidendo un ventinovenne e ferendone altre otto prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq.

23 marzo 2018 Carcassonne e Trèbes, Francia

Redouane Lakdim, marocchino di 26 anni, armato  di coltello, pistola e granate ,prima assale un’automobile a Carcassonne uccidendo uno degli occupanti e ferendone un altro, dopodiché attacca un supermercato nella vicina cittadina di Trèbes prendendo in ostaggio le persone all’interno. L’intervento delle Forze Speciali porta alla liberazione degli ostaggi e del tenente colonnello gravemente ferito Arnaud Beltramee (che morirà il giorno successivo per le lesioni riportate) che si era offerto ostaggio al terrorista in cambio della liberazione di una donna, oltre che all’uccisione dell’attentatore. Il bilancio finale dell’azione terroristica è di 4 morti e 15 feriti. L’uomo ha definito sé stesso come «un soldato dell’ISIS», e lo Stato Islamico ha rivendicato l’azione.

18 febbraio 2018 Kizljar, Russia

Un attentatore attacca con un’arma da fuoco una chiesa ortodossa, uccidendo 5 persone e ferendone altre 5 prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico rivendica l’attentato.

29 dicembre 2017 Il Cairo, Egitto

Un attentatore attacca con un’arma da fuoco un negozio e una chiesa frequentati dalla locale comunità copta, uccidendo 11 persone tra cui un poliziotto e ferendone altre 10prima di essere a sua volta ferito e arrestato dalle forze di sicurezza. Lo Stato Islamico rivendica tramite Amaq.

31 ottobre 2017 New York, Stati Uniti d’America

Halloween di sangue a Manhattan: nel primo pomeriggio un pick up noleggiato imbocca una pista ciclabile investendo ciclisti e passanti per quasi un chilometro prima di schiantarsi contro uno scuolabus. Sayfullo Habibullaevic Saipov residente a Tampa in Florida e di nazionalità uzbeca, é alla guida del mezzo e riesce a fuggire,  venendo però catturato poco dopo dagli agenti di polizia. Si contano 8 morti e 15 feriti. Nel furgone l’uomo lascia un foglietto dove dice di aver agito in nome dell’ISIS che rivendica l’attentato due giorni dopo.

2 ottobre 2017 Las Vegas, Stati Uniti d’America

Un uomo apre il fuoco dalle finestre del Mandalay Bay Resort and Casino contro la folla, durante la performance del cantautore americano Jason Aldean nel corso del festival country “Route 91”, provocando almeno 59 morti e oltre 100i feriti. Qualche ora dopo l’ISIS rivendica l’attentato tramite Amaq, ma le autorità escludono la presenza di prove che colleghino l’attentatore all’organizzazione.

25 agosto 2017 Bruxelles, Belgio

A pochi passi dalla Grand Place, in pieno centro,  un un somalo di 30 anni attacca due militari a colpi di coltello ferendoli prima di essere a sua volta ucciso dai soldati. L’ISIS rivendica l’attacco.

18 agosto 2017 Turku, Finlandia

In piazza del mercato, un attentatore marocchino diciottenne, cui era stato rifiutata la richiesta di asilo, armato di coltello aggredisce i passanti prima di essere ferito e arrestato dalla polizia. Militanti dello Stato Islamico festeggiano con comunicati in rete ma nessuna rivendicazione ufficiale viene emessa. Il bilancio dell’azione terroristica é di 2 donne uccise e 8 feriti tra i quali un’italiana.

17 agosto 2017 Barcellona, Spagna

Un 22enne alla guida di un furgone noleggiato, si scaglia contro la folla sulla via principale della città catalana investendo i pedoni  lungo la Rambla e fuggendo subito dopo. Il giorno successivo cinque membri della cellula terroristica responsabile dell’attacco sono fermati dalla polizia a Cambrils: nello scontro rimangono tutti uccisi unitamente a una donna presente sul luogo, mentre sei civili e un poliziotto rimangono feriti. Altri due terroristi risultano essere rimasti uccisi il 16 agosto in un’esplosione accidentale nella loro casa di Alcanar mentre preparavano del materiale esplosivo in vista dell’attentato, mentre 4 sono gli arresti avvenuti nei giorni successivi all’attentato sulla Rambla. Il bilancio dell’atto terroristico é di 16 morti e oltre 100 feriti. L’ISIS rivendica gli attentati tramite Amaq.

3 giugno 2017 Londra, Regno Unito

Un furgone con a bordo tre uomini investe i pedoni sul marciapiede del London Bridge, poi continua il suo percorso verso il Borough Market. I tre uomini, armati di coltelli, scendono e cominciano ad accoltellare i passanti e i clienti dei locali del Borough Market prima di essere uccisi dalla polizia. In totale si contano 11 morti (compresi i 3 terroristi) mentre i feriti sono 48. L’ISIS rivendica l’attentato due giorni dopo.

22 maggio 2017 Manchester, Regno Unito

Alle 22,30 all’interno del Manchester Arena, lo stadio dove era in corso un concerto della pop star americana Ariana Grande, idolo dei teenagers, un kamikaze di 22 anni, Salman Abedi, cittadino britannico di origini libiche, si lascia esplodere nei pressi della biglietteria. Il bilancio é di 22 vittime (la bimba più piccola, Saffie aveva 8 anni) e oltre 100 feriti.

7 aprile 2017, Stoccolma Svezia

Nell’area pedonale di Drottningatan, la più famosa di Stoccolma, nel primo pomeriggio un grosso camion si dirige intenzionalmente sulla folla a passeggio falciando i pedoni e travolgendo tutto ciò che trova sul suo percorso. Restano a terra tre vittime e otto feriti. Il mezzo finisce la sua corsa schiantandosi nelle vetrine del centro commerciale Ahlens City mentre l’attentatore fugge a piedi. Il mezzo, un camion di trasporto di una popolare marca di birra svedese, era stato rubato poco prima dell’attacco terroristico durante un giro di consegne nei ristoranti.

3 aprile 2017, San Pietroburgo, Russia

Due ordigni artigianali – dei quali uno non esploso – posizionati all’interno dei vagoni della metropolitana di San Pietroburgo hanno fatto strage di viaggiatori nel tratto di metro fra le fermate Tekhnologicheskiy Institut e la Sennaya Ploshad. Il conducente della metro é riuscito a portare i convogli alla stazione successiva permettendo così più rapidi soccorsi ai feriti.  L’attentato terroristico é avvenuto in concomitanza con la presenza di Putin a San Pietroburgo per un convegno sui media. Il bilancio é di 14 vittime e 45 feriti, quasi tutti molto gravi. L’attentatore secondo gli investigatori sarebbe Akbarzhon Jalilov, un 22 enne di nazionalità russa ma originario del Kirghizistan, che avrebbe trasportato gli ordigni ma sarebbe diventato kamikaze per volontà dei suoi complici. I suoi resti sono stati ritrovati nella metro ed é stato identificato dal Dna.

22 marzo 2017, Londra Regno Unito

L’attacco terroristico di Londra, rivendicato dall’Isis, é stato portato a termine da Adrian Russell un 52enne di nazionalità britannica ma radicalizzato – forse durante un soggiorno in Arabia Saudita – e conosciuto con il nome di Khalid Masood. L’uomo dopo aver noleggiato la sera prima a Bringhton una Hyundai grigia, ha raggiunto il centro di Londra a ha condotto l’auto contro i pedoni salendo sul marciapiede sinistro del ponte di Westminster, poi ha proseguito la sua corsa schiantandosi nel cancello del palazzo di Westminster, a Parliament Square, dove ha accoltellato un poliziotto prima di essere ucciso da due agenti in borghese. Il bilancio finale dell’attentato é di cinque morti, tra i quali anche l’attentatore.

31 dicembre 2016, Istanbul, Turchia

La notte di Capodanno un uomo si introduce nella discoteca Reina Club, nel quartiere europeo di Ortakoy, a Istanbul, e dopo aver ucciso un poliziotto e un agente di sicurezza all’ingresso del locale, spara sulla folla che all’interno festeggia il nuovo anno. Il bilancio è di 39 vittime – tra i quali 15 turisti stranieri – e 70 feriti. L’attentatore, fuggito dopo la strage, secondo la polizia turca sarebbe stato identificato come originario di un paese dell’Asia centrale, con il nome in codice di Abu Muslim Horasani, e arrestato.

19 dicembre 2016, Berlino Germania

Un autoarticolato, alle 20,15  viene lanciato a tutta velocità sulla folla di turisti intenta a fare acquisti in un caratteristico mercatino di Natale nel quartiere commerciale di Charlottenburg, nel centro di Berlino. Le vittime sono 12, tra le quali un’italiana, Fabrizia di Lorenzo, 31 anni, e i feriti 56. L’attentatore alla guida del mezzo si dilegua fra la folla. Sarà fermato e ucciso a Sesto San Giovanni (Milano) la notte del 22 dicembre nel corso di uno scontro a fuoco con due giovani poliziotti che lo avevano fermato per un controllo.

19 dicembre 2016, Ankara Turchia

L’ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, viene assassinato con nove colpi di arma da fuoco mentre pronuncia il discorso inaugurale per l’apertura della mostra fotografica “la Russia vista dai turchi” ad Ankara. L’omicida, ucciso poco dopo dall’intervento della polizia turca, è Mevlut Mert Altintas, ventiduenne turco, appartenente al corpo di polizia e impiegato nelle unità antisommossa di Ankara da due anni. Avrebbe rivendicato l’omicidio del diplomatico come punitivo nei confronti della Russia in relazione agli interventi militari in Siria.

22 luglio 2016, Monaco Germania

Alì Sonboly, un diciannovenne tedesco, di origini iraniane apre il fuoco contro la folla che nel tardo pomeriggio del venerdì riempie l’OEZ, il centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera. L’attentatore non rivendica l’appartenenza al Califfato, ma, al contrario, inveisce contro la popolazione turca e gli islamici ed é ossessionato dai massacri, come quello di Utoya del quale ricorre il quinto anniversario. Si suicida a un chilometro di distanza dal luogo della stage lasciandosi dietro 9 vittime, di cui 5 minorenni, e 27 feriti.

14 luglio 2016, Nizza Francia

Alle 23, a conclusione dei fuochi d’artificio per la celebrazione della festa della Repubblica, sulla Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza un 31enne di origine tunisina e regolamenti residente a Nizza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, si dirige sulla folla, abbattendo le barriere di arresto al traffico e percorrendo quasi due chilometri a forte velocità con un tir frigorifero preso a noleggio nei giorni precedenti. Nella macabra gimcana sui passanti esplode colpi di arma da fuoco per colpire anche a distanza. Restano sull’asfalto 84 vittime – tra le quali 6 italiani – e oltre 200 feriti. Poco dopo l’Isis si attribuisce la paternità dell’atto di terrorismo.

1 luglio 2016, Dacca Bangladesh

Alle 21,10 un commando di sette giovani terroristi – studenti di famiglie borghesi e agiate locali – aprono il fuoco con armi d’assalto e pugnali all’interno del ristorante Hdey Artisan Bakery, nel quartiere residenziale e blindato di Gulsham a Dacca, e a poche centinaia  di metri dall’ambasciata italiana. Il bilancio finale é di 22 ostaggi sequestrati, torturati per ore e barbaramente trucidati – tra i quali 9 italiani – e di 5 terroristi uccisi dall’intervento delle forze speciali.

28 giugno 2016, Istanbul Turchia

Tre attentatori islamici si fanno esplodere nell’area degli attivi internazionali dell’aeroporto Ataturk di Istanbul dopo aver fatto fuoco armati di kalashnikov, sui passeggeri presenti nello scalo. Come anche nel corso dell’attentato all’aeroporto di Zaventem, a Bruxelles, gli attentatori sono giunti in taxi allo scalo. Il bilancio finale dell’atto di terrorismo é di 44 vittime – di cui 19 stranieri – e 238 feriti

11 giugno 2016, Orlando Florida

Alle 2 di notte, nel noto locale gay Pulse di Orlando, entra e apre il fuoco sulla folla Omar Seddique Mateen, 29enne cittadino statunitense di origine afghana. Armato di un fucile d’assalto si barrica all’interno del locale per quasi 4 ore, per essere poi ucciso dall’intervento delle forze speciali. Il movente tanto omofobo quanto fondamentalista é dichiarato dallo stesso attentatore che durante l’assedio, affermando di aver giurato fedeltà allo stato islamico. L’uomo si sarebbe infatti radicalizzato in breve tempo con corsi on-line tenuti da un imam. Le vittime dell’atto di terrorismo al Pulse sono 49 oltre l’attentatore, i feriti 53.

22 marzo 2016, Bruxelles Belgio

Duplice attentato kamikaze nell’aeroporto internazionale di Zaventem, a Bruxelles. Due terroristi si lasciano esplodere tra la folla in partenza. Una terza bomba sembra essere stata ritrovata inesplosa. A distanza di un’ora ulteriore esplosione in metropolitana alla stazione di  Maelbeek, nel quartiere delle istituzioni europee. L’Isis rivendica gli atti di terrorismo. Il bilancio, ancora provvisorio, é di 34 morti e 180 feriti

19 marzo 2016, Istanbul Turchia

Un kamikaze si lascia esplodere nel centralissimo Viale Istiklal, strada pedonale dello shopping nel cuore di Istanbul. Il bilancio dell’attacco di terrorismo é di 5 morti e 39 feriti. Il kamikaze sarebbe stato identificato come militante turco appartenente all’Isis.

13 marzo 2016, Grand Bassam Costa d’Avorio

Al grido di Allah Akbar un commando di almeno 10 terroristi prende d’assalto con armi automatiche i turisti sulle spiagge di tre lussuosi hotel frequentati anche da occidentali: il Kora Beach, l’Ètoile du Sud, l’hotel Paillote e l’hotel France, tutti in località balneare Grand Bassam, a circa 30 chilometri dalla capitale Abidjan. Il bilancio è di 18 morti di cui quattro occidentali, 2 i terroristi uccisi.

13 marzo 2016, Ankara Turchia

Prosegue la scia di sangue nella capitale turca con un autobomba esplosa alle 18.45 vicino alla fermata dei bus nel centro della capitale.
L’esplosione è avvenuta tra il parco Guven e la piazza Kizilay, a poca distanza da due fermate della metropolitana, in una zona centralissima di Ankara. Il bilancio è di 34 morti  (tra i quali i due kamikaze) e 125 feriti. La Turchia punta il dito contro i ribelli curdi del PKK quali autori della strage.

17 febbraio 2016, Ankara Turchia

Nella zona residenziale di Ankara esplode un’autobomba contro tre convogli militari in transito. Il bilancio è di 28 morti e 61 feriti. L’attentato é rivendicato dal PKK curdo.

15 gennaio 2016, Ougadougou Burkina Faso

Attacco terroristico contro i turisti dell’hotel Splendid e del bar Capuccino (di proprietà italiana) di Ouagadougou rivendicato dal gruppo jihadista AQMI. Il bilancio é di 27 morti, 33 feriti e 150 persone tenute in ostaggio. Tra le vittime un bimbo di 9 anni di nazionalità italiana, figlio del proprietario del bar Capuccino.

12 gennaio 2016, Istanbul Turchia

Attacco suicida nei pressi della Moschea Blu, nel centro storico di Istanbul. Il bilancio é di 12 turisti uccisi e 10 feriti.

20 novembre 2015, Bamako Mali

Azione di un commando terroristico presso l’hotel Raddisson Blu con presa di 170 ostaggi. Attentato rivendicato da gruppo jihadista salafita del Sahel affiliato ad Al-Qaeda. Il bilancio é di 27 morti.

13 novembre 2015, Parigi Francia

Sette attentati a catena nella capitale francese a partire dalle 21.20. Nel mirino dei terroristi, che agiscono quasi simultaneamente a Parigi nell’arco di 33 minuti, finiscono lo Stade de France dove era in corso l’amichevole Francia Germania alla presenza del presidente François Holland, le strade della movida affollate di giovani, i ristoranti e locali Carillon, Le Petit Cambodge, La belle Equipe, la pizzeria La Casa Nostra, i caffè Events e Coeur de Blè, e il teatro Bataclan dove era in corso un concerto del gruppo americano Eagle of the Death Metal. Il commando composto da 9 tra terroristi e kamikaze. La Francia attiva il piano di emergenza grave “Rosso Alfa” per la messa in sicurezza del Paese in caso di attacchi multipli. L’Isis rivendica gli attentati con un comunicato ufficiale. Il bilancio finale é di 130 morti, tra cui un’italiana e 368 feriti.

10 ottobre 2015, Ankara Turchia

Due kamikaze affiliati all’Isis la mattina di sabato alle 10.04 si lasciano esplodere nella piazza centrale di Ankara dove si é in corso un corteo per la pace con i curdi in opposizione alle politiche di Erdogan. Il bilancio finale 103 morti e 245 feriti.

26 giugno 2015, Sousse Tunisia

Strage sulla spiaggia degli hotel di lusso nella località turistica di Sousse, a sud di Tunisi. Due attentatori armati di kalashnikov e arrivati via mare a bordo di gommoni, iniziano a sparare ai turisti fra i lettini e gli ombrelloni dei resort. L’attentato, non rivendicato, é stato attribuito alla jihad islamica. Il bilancio finale é di 39 morti e 36 feriti.

2 aprile 2015, Nairobi Kenya

Strage di studenti, in un campus universitario della città di Garissa, in cui studiano prevalentemente ragazzi cristiani. Il commando terroristico é composto da 4 attentatori appartenenti al gruppo terroristico Al-Shabaab affiliato ad Al-Qaeda che  rivendica l’atto di terrorismo. Il bilancio ufficiale é di 148 morti e 79 feriti.

18 marzo 2015, Tunisi Tunisia

Strage di turisti al museo del Bardo nella capitale tunisina. Un commando composto da 4 o 5 terroristi entra in azione mentre nel museo si trovano circa 200 visitatori tra i quali i turisti della nave da crociera MSC Fascinosa. L’attacco è  rivendicato dall’Isis. Il bilancio finale é di 24 morti tra i quali 4 italiani e 44 feriti

14 febbraio 2015, Copenhagen Danimarca

Spari a un convegno sull’Islam nella capitale danese: 1 morto e 3 feriti. Il convegno sull’Islam e sulla blasfemia si svolge nel bar caffè Krudttøenden di Copenhagen alla presenza dell’artista Lars Vilks autore di numerose caricature del profeta Maometto e organizzatore del convegno sulla libertà di espressione. Poche ore dopo segue una seconda sparatoria vicino alla sinagoga in centro città con tre feriti.

10 gennaio 2015, Parigi Francia

Attacco terrorista con presa di ostaggi presso il supermercato kosher la Hyper Cacher nella zona Vincennes di Parigi. Il sequestratore è Amedy Coulibaly, amico dei terroristi dell’attentato a Charlie Hebdo e che il giorno precedente ha ucciso a sangue freddo un’agente municipale. L’atto di terrorismo si chiude con l’intervento dei corpi speciali e un bilancio di 4 morti.

7 gennaio 2015, Parigi Francia

La mattina del 7 gennaio viene attaccata durante la riunione di redazione e decimata a colpi di kakashnikov pressoché l’intera redazione della rivista satirica Charlie Hebdo. Il bilancio della carneficina é di 12 giornalisti uccisi cui seguono, durante la fuga dei terroristi, altre 2 esecuzioni contro agenti di polizia.

24 maggio 2014, Bruxelles Belgio

Attentato al museo ebraico di Bruxelles ad opera di un uomo armato di kalashnikov e appartenente alla fazione jihadista dello Stato islamico in Iraq e nel Levante. Il bilancio é di 4 morti.

21 settembre 2013, Nairobi Kenya

Atto di terrorismo di 10 uomini armati che assaltano il centro commerciale Westgate di Nairobi frequentato da turisti e stranieri. Il bilancio finale é di 71 morti e oltre 200 feriti.

26 novembre 2008, Mumbay India

10 attacchi terroristici simultanei mettono in ginocchio Mumbay, la città cuore finanziario dell’India. 16 attentatori islamici, affiliati a un gruppo terroristico mai rivendicato ma legato ad Al-Qaeda, assaltano hotel di lusso, stazioni ferroviarie e turisti. Gli scontri durano 60 ore e si concludono con una carneficina. I morti sono 195 morti tra cui un italiano. I feriti oltre 300.

2 ottobre 2005, Bali Indonesia

Attentato suicida con 3 kamikaze che si lasciano esplodere, quasi in contemporanea, in alcuni popolari locali e ristoranti turistici di Bali. Il bilancio é di 26 morti 107 feriti.

23 luglio 2005, Sharm-el-Sheikh Egitto

Serie di attacchi suicidi nella località balneare di Sharm-el-Sheikh contro i turisti in vacanza. L’azione é rivendicata da un gruppo terroristico legato ad Al-Qaeda. Il bilancio finale é di 60 morti tra i quali 6 italiani e oltre 150 feriti.

7 luglio 2005, Londra Regno Unito

Una serie di attacchi suicidi colpiscono la capitale britannica nella rete di trasporti. Esplosioni quasi contemporanee ad opera di 4 kamikaze in tre stazioni metro di Londra nell’ora di punta e a distanza di un’ora su un autobus. L’attacco viene rivendicato da Al-Qaeda. Il bilancio é di 56 morti tra i quali un’italiana e circa 700 feriti.

7 ottobre 2004, Tabe Egitto

Nel mirino del terrorismo i turisti occidentali all’hotel Hilton di Tabe, sul Mar Rosso. Attacco rivendicato da un gruppo terroristico legato alla rete di Al-Qaeda. Il bilancio della strage é di 34 morti, tra i quali due sorelle italiane, e oltre 100 feriti.

30 maggio 2004, Al-Khobar Arabia Saudita

Presa di 50 ostaggi nel complesso residenziale The Oasis dove si sono asserragliati 3 terroristi. Il bliz successivo delle forze di polizia si trasforma in un bagno di sangue. Il bilancio é di 23 morti tra i quali un italiano.

11 marzo 2004, Madrid Spagna

La capitale spagnola viene investita da un’ondata di attacchi terroristici a breve distanza tra di loro sulla rete ferroviari locale. Le stragi di Madrid sono rivendicate dalla Brigata Abu Hafs al Masri, appartenente alla filiera di Al-Qaeda. Il bilancio finale é di 191 morti e 2057 feriti.

3 settembre 2004, Beslan Russia

Il massacro nella scuola di Beslan, nel nord dell’Ossezia inizia con la presa in ostaggio ad opera di 32 fondamentalisti islamici e separatisti ceceni di 1100 persone tra le quali 777 bambini. Dopo tre giorni di occupazione l’intervento delle forze speciali russe riprende il controllo dell’edificio scolastico al prezzo di un bagno di sangue. Il bilancio finale é di 385 vittime tra la quali 186 bambini.

20 novembre 2003, Istanbul Turchia

Duplice attentato a Istanbul contro la banca britannica Hsbc e il Consolato inglese. L’attentato, ad opera di kamikaze, è stato rivendicato come azione congiunta di Al-Qaeda e del gruppo turco Ibda-C. Il bilancio finale è di 27 morti, tra i quali lo stesso console britannico, e 450 feriti.

15 novembre 2003, Istanbul Turchia

Camion bomba in due distinti attacchi contro due sinagoghe a Istanbul. Gli attentati simultanei sono stati rivendicati da Al-Qaeda. Il bilancio finale é di 23 morti, tra i quali un italiano, e 305 feriti.

12 novembre 2003, Nassiriya Afghanistan

Camion cisterna carico di esplosivo scoppia davanti la base italiana dei Carabinieri a Nassiriya dove tentava di introdursi, provocando l’esplosione di un deposito di munizioni. Il bilancio finale é di 28 morti, tra i quali 19 militari italiani in missione e 58 feriti.

16 maggio 2003, Casablanca Marocco

Primo attacco di terrorismo in Marocco, a Casablanca, con una serie di attentati ad opera di 10 kamikaze che causano 5 esplosioni contro turisti occidentali ed ebraici. All’attentato, non rivendicato, é stata attribuita la matrice islamica. Il bilancio finale é di 41 vittime tra le quali un italiano, e oltre 100 feriti.

12 ottobre 2002, Bali Indonesia

Tre diversi attacchi terroristici all’esplosivo contro i turisti nella zona dei locali serali di Kuta. L’azione é stata attribuita al gruppo islamista Jemaah Islamiya. Il bilancio finale é di 202 vittime, tra le quali un italiano, e 209 feriti.

11 aprile 2002, Djerba Tunisia

Atto di terrorismo contro l’antica sinagoga di Djerba grazie a un camion bomba. L’atto terroristico é rivendicato da Al-Qaeda. Il bilancio finale é di 21 morti e decine di feriti.

11 settembre 2001, Stati Uniti d’America

Il più grave attentato che la storia del terrorismo ricordi, rivendicato da Al-Qaeda, prende il via con una serie di 4 dirottamenti di aerei di linea portati a schiantarsi dai dirottatori su obiettivi civili e militari: le torri del World Trade Center, il Pentagono, e un target imprecisato fra la Casa Bianca o il Campidoglio poiché il quarto aereo si schianta in Pennsylvania. Il numero finale delle vittime (esclusi i 19 dirottatori) é di 2974 morti tra cui 10 italiani.

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