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Festa del Cinema di Roma, tutte le novità della 13ma edizione

Festa del Cinema di Roma, tutte le novità della 13ma edizione

09 Ottobre 2018 0 Di Francesca Pierpaoli

E’ stata presentata alla stampa la 13ma edizione della Festa del Cinema di Roma, che si terrà dal 18 al 28 ottobre all’Auditorium Parco della Musica. Una manifestazione sempre più ricca e dal carattere internazionale, che quest’anno verterà su tre parole chiave: Donne, Memoria, Documentario.

Il Direttore Artistico Antonio Monda, parlando ai giornalisti, ha sottolineato come, nei tre anni sotti la sua direzione, i numeri della manifestazione siano cresciuti: “dal 2105 ad oggi abbiano registrato un incremento di pubblico e di incassi superiore al 20%. Cito soltanto tre titoli, uno per ogni anno della mia direzione: 2015  Lo chiamavano Jeeg Robot, 2016 Moonlight, 2017 I, Tonya. Si tratta solo di esempi: avrei potuto aggiungere molti altri film, a cominciare da Manchester by the Sea e Detroit. Per non parlare del numero di star internazionali che hanno scelto di venire a Roma: Meryl Streep, Tom Hanks, David Lynch, Wes Anderson, Frances McDormand, Joel Coen, Roberto Benigni, Jude Law e Jake Gyllenhaa”.

Un programma ricco e variegato

Le retrospettive di questa edizione, curate da Mario Sesti, celebreranno un grande maestro troppo trascurato come Maurice Pialat, e un genio comico (e non solo) come Peter Sellers, al quale è dedicato anche il poster ufficiale della Festa. Molti anche gli omaggi in programma, in alcuni casi dedicati ad artisti in piena attività, come Adriana Asti e Flavio Bucci, in altri a coloro che sono scomparsi: Carlo Vanzina, Nelson Pereira Dos Santos, Claude Lanzmann, Milos Forman, Ermanno Olmi e Vittorio Taviani.

Martin Scorsese, ospite d’onore alla Festa del Cinema.

Quest’anno sono due i premi alla carriera: uno sarà per Isabelle Huppert, vera regina del cinema mondiale, il secondo per Martin Scorsese. Spiega Monda che “il grande regista verrà a Roma per parlare della sua grande passione per il cinema italiano: ha scelto le sequenze di nove film classici, e ne parlerà al pubblico della Festa nel corso dell’incontro che precederà il premio. Inoltre, come già fece lo scorso anno Bertolucci, ha accettato di selezionare due pellicole che presenterà come curatore esterno: si tratta di restauri di film leggendari, ai quali si aggiunge un terzo film di culto, inedito per l’Italia. Non è finita: presenterà la versione restaurata di San Michele aveva un Gallo di Paolo e Vittorio Taviani”.

I film in concorso

Sono molte le opere attese, tra tutte spicca la prima mondiale di Millennium: Quello che non uccide, la nuova pellicola della serie “Millennium”, ideata da Stieg Larsson. In questo caso il film è l’adattamento del bestseller scritto da David Lagercrants e il ruolo dell’iconica hacker Lisbeth Salander è affidato a Claire Foy, protagonista della serie The Crown, sotto la regia di Fede Alvarez, già autore di The Man in the Dark.

Mikael Blomkvist (Sverrir Gudnason) in Millennium, Quello che non uccide.

Il festival si apre, invece, con un noir, genere a cui sono dedicate le sigle e le “Pellicole della vita” dei vari ospiti, tra cui Giuseppe Tornatore che svelerà al pubblico i suoi noir preferiti. Ecco allora che ad inaugurare il festival c’è Bad Times at the El Royale – 7 sconosciuti a El Royale, in cui sette estranei, ognuno col suo oscuro segreto, si incontrano in un hotel sul lago Tahoe, al confine tra California e Nevada. Nel corso di una lunga notte dovranno fare i conti col passato e avranno una opportunità di redenzione.

Chris Hemsworth in BAD TIMES AT THE EL ROYAL. (Photo Credit: Kimberley French).

Dopo il successo e gli Oscar vinti per Moonlight, torna alla Festa del Cinema Barry Jenkins, con “Se la strada potesse parlare”, basato sull’omonimo romanzo di James Baldwin e ambientato nella Harlem degli anni ‘70.

I giovani attori del film di Barry Jenkins.

Anche Canal+ scommette su Roma e porta in visione Mia e il leone bianco, di Gilles de Maistre, commovente storia di amicizia tra una ragazzina di 11 anni e un leone bianco, nella magnifica ambientazione del Sudafrica.

Paesaggi spettacolari del film Mia e il leone bianco.

Molto atteso è anche l’ultimo lavoro di Micheal Moore, Farenheit 11/9, in cui il vincitore della Palma d’Oro a Cannes porta l’attenzione sul giorno in cui Donald Trump è stato eletto 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America: un affresco come sempre liberale e anticonservatore sull’attuale amministrazione americana.

Michael Moore dirige Farenheit 11/9.

Oltre a quello di Moore, altri documentari degni di nota sono They Shall not Grow Old, di Peter Jackson, in occasione del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, Watergate di Charles Ferguson e l’italiano Diario di Tonnara, di Giovanni Zoppeddu.

Italiano è anche il film di chiusura della Festa: si tratta di Notti Magiche, di Paolo Virzì, un giallo ambientato nella notte della finale di Italia 90.

Una scena di Notti Magiche, di Paolo Virzì.

Tra i grandi personaggi del cinema mondiale presenti a Roma c’è anche Robert Redford, che qui presenta il film con cui dà l’addio alle scene. Si tratta di The Old Man & The Gun, diretto da David Lowery: la pellicola è ispirata alla vera storia di Forrest Tucker, un fuorilegge che riesce ad evadere dal carcere di San Quintino a settant’anni e si cimenta in una lunga serie di rapine non violente.

Robert Redford nel film THE OLD MAN & THE GUN. (Photo di Eric Zachanowich).

Segnaliamo anche il film Three Identical Strangers, di Tim Wardle, da molti ritenuto in corsa per la vittoria alla Festa. E’ la storia di tre gemelli identici separati alla nascinta che si ricontrano per caso nel corso della vita, dando origine a un vero e proprio caso mediatico negli anni ’80.

Three Identical Strangers, uno tra i film più quotati.

 

 

 

 

 

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