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Messina, Branson nuota nello Stretto per la salute del mare

Messina, Branson nuota nello Stretto per la salute del mare

28 Settembre 2016 0 Di Pietro Nigro

Il patron della Virgin sir Richard Branson e l’attore e ambientalista Adrian Grenier attraversano lo Stretto di Messina per sostenere l’attività di Lonely Whale Foundation.

Messina, il patron di Virgin nuota per le balene

Il patron di Virgin, sir Richard Branson, e l'ambientalista Adrian Grenier, hanno attraversato a nuoto lo Stretto di Messina per sostenere le attività di Lonely Whale per le balene.

Il patron di Virgin, sir Richard Branson (a destra), e l’attore ambientalista Adrian Grenier (a sinistra) hanno attraversato a nuoto lo Stretto di Messina per sostenere le attività di Lonely Whale per le balene.


Una nuotata di quasi 3 chilometri e mezzo, attraverso lo Stretto di Messina, per richiamare l’attenzione del mondo sulla salute dei mari, inquinati da ogni genere di rifiuto prodotto dagli uomini, e sulla loro importanza per la sopravvivenza delle balene.

Protagonisti, due noti ambientalisti, l’attore Adrian Grenier e il suo amico sir Richard Branson, il miliardario patron del gruppo Virgin, che hanno nuotato dalla punta più meridionale della Calabria alla spiaggia di Cato Peloro.

Lo scorso 8 giugno, Branson e Grenier hanno già unito le loro forze per la Giornata mondiale degli oceani, quando hanno chiesto a tutti di partecipare a #MakeASplash e di presentare una foto o un video per spiegare quanto ciascuno di noi apprezza l’oceano e ciò che offre. Campagna che ha ottenuto 265 milioni di impressioni sui social media e 9 mila messaggi provenienti da più di 120 organizzazioni e singoli individui.

Ma lo sforzo non era sufficiente. Così, per sostenere l’azione della Lonely whale foundation, il 66enne magnate della Virgin, che sta lanciando continuamente sfide a se stesso e al mondo, ha pensato bene di lanciare anche quest’altra sfida, al limite delle sue stesse capacità fisiche: nuotare insieme all’amico Grenier nelle acque dello Stretto di Messina.

La nuotata, che si è avvalsa della collaborazione della Lonely Whale Foundation e di Ocean Unite, si è svolta ieri mattina, con la sola assistenza delle barche appoggio, ed ha purtroppo messo in luce il grave stato di degrado delle acque del mar Mediterraneo.

Ci è stato chiesto cosa abbiamo visto per la maggior parte del tempo – ha scritto Branson sul suo blog – purtroppo, la risposta è stata: “Rubbish“.

Tra l’altro, Branson ha puntato il dito anche contro la pesca a strascico che rovina i mari siciliani.

Le acque che circondano la Sicilia – ha scritto Branson  – sono state a lungo ricche zone di pesca, anche centro di attività illecite, la pesca eccessiva e illegale. Dai porti del Sud della Sicilia parte la pesca a strascico; mentre la Sicilia settentrionale è nota per la pesca che non rispetta le norme nazionali e internazionali.

 

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