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Opposizioni in panne tra equivoco Pisapia, furbate di Bersani e Grillo in tilt

Opposizioni in panne tra equivoco Pisapia, furbate di Bersani e Grillo in tilt

17 Giugno 2017 0 Di Marino Marquardt

Tira brutta aria nel quadro politico italiano, con le opposizioni in tilt tra l’equivoco Pisapia, le furbate di Bersani e Grillo che sembra in tilt.

Politica, opposizioni in panne

Opposizioni in panne tra equivoco Pisapia, furbate di Bersani e Grillo in tilt. Brutta aria, dunque.

Brutta aria che soffia da tutte le parti. Brutta aria attorno al Campo Progressista di Giuliano Pisapia e a quella di Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema. Brutta aria attorno al M5s agitato da convulsioni post elettorali e dai canti sirenei di Matteo Salvini.

Brutta aria attorno al Pd dopo lo sgambetto dei franchi tiratori sul Tedeschellum, l’ultima trovata in materia di Legge elettorale ormai in soffitta insieme al Rosatellum e all’Italicum. Bonaccia in Forza Italia in attesa dell’esito dei ballottaggi. Il quadro del momento politico insomma non è dei più esaltanti.

Giuliano Pisapia deve far sapere cosa intenda fare da grande. Deve far sapere se intende dar vita con Bersani, D’Alema e Nicola Fratoianni a una nuova Sinistra distante dal Pd renziano o se vuole fungere da rianimatore di Matteo Renzi anche con la collaborazione di Romano Prodi.

I sorrisi che si sono scambiati ieri il Professore e il Segretario del Pd non sono stati apprezzati dalle anime di Sinistra del Paese.

Pisapia al momento è un equivoco politico, un equivoco amplificato dalla presenza nel progetto della compagnia dei soldati di ventura del Centro Democratico, il gruppo di Bruno Tabacci che per certi versi ricorda l’Udeur di Clemente Mastella.

Presenze inquietanti che già lasciano prevedere rischi di inquinamento, di trasformismo, di repentine discese dal nuovo taxi della Sinistra dopo avere ottenuto ciò a cui puntavano.

I vecchi arnesi della eterna diaspora democristiana possono togliere ulteriore credibilità al progetto, già poco credibile di suo visti gli ondeggiamenti di Pisapia.

Da Pisapia a Beppe Grillo. Il Garante del M5s è in piena fase di avvitamento. Il risultato elettorale ne ha accresciuto le convulsioni, tanto da fare apparire il Movimento senza bussola.

Inciampa sullo Ius Soli, Grillo, e cade rovinosamente sulla questione migranti. In materia di diritti civili la premiata Ditta Grillo-Casaleggio jr sta regalando punti al Pd.

Salvini, insomma, sta precipitando il M5s nel Medioevo. Senza peraltro proporre soluzioni nuove al di là del solito refrain “Aiutiamoli a casa loro”.

Non capiscono che quanti rischiano la vita sui gommoni hanno urgenze esistenziali che non possono essere risolte con progetti a medio o lungo termine.

Certo, la soluzione del problema migranti non è cosa semplice da trovare. Ma non la si può proporre con formule semplici e sbrigative.

E che il momento del M5s non sia dei più felici lo conferma anche la levata di scudi dell’assessore torinese alle Pari Opportunità della Giunta Pendino, Marco Giusta, che ha definito “una cazzata pazzesca” l’astensione dei 5 Stelle sullo Ius Soli.

Non se la passano meglio quelli della brigata bersaniana. Dopo aver inveito contro i voucher, in occasione del voto sui voucher 2.0 sono usciti dall’Aula.

Furbizie e tatticismi che hanno stancato, soprattutto se vengono da quelle opposizioni sulle quali milioni di cittadini avevano scommesso.

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