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Pisa, al Verdi il Flauto magico secondo Lindsay Kemp

Pisa, al Verdi il Flauto magico secondo Lindsay Kemp

12 Gennaio 2017 0 Di Redazione In24

Grande attesa a Pisa per il Flauto magico di Mozart, che Lindsay Kemp porterà in scena sabato e domenica al teatro Verdi sotto la direzione di Dejan Savic.

Tutto esaurito da mesi per il Flauto magico di Mozart che andrà in scena al teatro Verdi di Pisa sabato e domenica. In larga misura perché sulla scena, accompagnato dall’Orchestra della Toscana e dal Coro lirico toscano guidato da Marco Bargagna, e diretto da Dejan Savić c’è Lindsay Kemp.

L’evento, che sarà presentato sabato mattina mentre nel foyer del teatro è visitabile la mostra fotografica di Giovanna TalàSegni di Luce. Il senso dell’immagine nel teatro di Lindsay Kemp”, è del resto uno di quelli di richiamo del cartellone lirico di quest’anno del teatro pisano.

Il Flauto magico che arriva a Pisa è stato allestito dal Teatro Goldoni di Livorno, dove ha debuttato con successo a metà novembre, ed è  co-prodotto dal Verdi di Pisa e dal Giglio di Lucca, in collaborazione con Luglio Musicale Trapanese.

A dirigere, Dejan Savić, regista serbo che è anche sovrintendente e direttore artistico del Teatro dell’Opera Nazionale di Belgrado, che sarà assistito da David Haughton, aiuto regista e responsabile dell’illuminazione, Daniela Maccari, coreografa e aiuto regia, e Sergio Seghettini, autore del progetto scenografico.

Il regista e Lindsay Kemp saranno presenti alla presentazione prevista per sabato mattina nella Sala “Titta Ruffo”, che sarà introdotta e presentata dal nuovo direttore artistico del Verdi Stefano Vizioli.

Nel foyer, intanto, fino al 18 gennaio, è possibile visitare la mostra curata da Paola ed Enrica Talà in cui saranno esposte 16 gigantografie (nella foto di seguito) di Lindsay Kemp che riproducono gli scatti di Giovanna Talà, artista della fotografia nata nel 1936 e morta nel 2013 che proprio a Kemp ha dedicato una particolare, appassionata attenzione fino dagli anni Ottanta.

Teatro Verdi Flauto Magico Lindsay KempPer il “suo” Flauto magico, Kemp ha scelto una caratterizzazione tardo settecentesca, nel dichiarato intento di indovinare come l’avrebbe voluta lo stesso Mozart, mentre la scenografia si basa su un impianto monumentale fisso con dosi di esotismo egizio e asiatico.

Per il resto, la rappresentazione si baserà sul racconto – semplice ed essenziale della vicenda, l’amore tra i due principi protagonisti, condito con gli elementi fantastici e fiabeschi della storia, con l’ottimismo che caratterizza ogni piega dell’intreccio narrativo, ma lasciando comunque massimo spazio all’immaginazione dello spettatore.

Una scena del Flauto magico, andato in scena a Livorno al Teatro Goldoni (ph. Augusto Bizzi).

Una scena del Flauto magico, andato in scena a Livorno al Teatro Goldoni (ph. Augusto Bizzi).

Tra gli artisti, nel ruolo di Sarastro il basso Manrico Signorini, in quello di Tamino il tenore macedone Blagoj Nacoski; nei panni della Regina della Notte due grandi specialiste di questo ruolo come Sarah Baratta e Maria Laura Martorana; Pamina è il soprano giapponese Yukiko Aragaki; danno vita a Papageno e Papagena il baritono sudamericano William Hernandez e il soprano coreano Silvia Lee; con loro Antonio Pannunzio (Monostatos), Roxana Herrera Diaz (Prima Dama della Regina), Sara Paone (seconda Dama), Carlotta Vichi (Terza Dama), Giuseppe Raimondo (Primo sacerdote), Eugenio Di Lieto (Oratore degli Iniziati e Secondo Sacerdote); ad alternarsi e nei ruoli dei Tre Geni-Fanciulli Margherita Carnicelli, Martina Niccolini, Alice Schiasselloni e Chiara Delfino, Francesca Spiller, Agnese Casarosa, provenienti dal Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni diretto da Marisol Carballo.

 

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