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Affaire Consip, domani Romeo farà eco alle parole di Babbo Tiziano

Affaire Consip, domani Romeo farà eco alle parole di Babbo Tiziano

05 Marzo 2017 0 Di Marino Marquardt

Domani l’imprenditore arrestato Alfredo Romeo sarà interrogato dai giudici dopo che venerdì è stato già interrogato il padre di Matteo Renzi.

Consip, domani l’interrogatorio di Romeo

Affaire Consip. Al momento è l’unico personaggio della combriccola toscana in galera. E domani toccherà proprio a lui – ad Alfredo Romeo, appalti, gestioni & miliardi – rispondere alle domande dei giudici romani.

Lo farà conoscendo e tenendo ben presente le chiacchiere raccontate ai togati da Tiziano Renzi venerdì scorso, chiacchiere tra cui quelle relative a un incontro con l’ad di Consip, Luigi Marroni (sistemato lì dal figlio Matteo) per fare collocare una statuetta della Madonna di Medjugorje nel cortile dell’ospedale pediatrico Meyer nel capoluogo toscano.

Argomentazione scivolosa che si presta a maligne associazioni di idee. E’ nota infatti la devozione verso la Signora del Cielo di boss e affini…

Forte delle informazioni ricevute dai suoi difensori, domani dunque Romeo dirà la sua basandosi anche sui racconti di Babbo Tiziano.

Già, perché accade che talvolta gli avvocati – avversari o alleati – si parlino… La solidarietà tra colleghi – è noto – è peraltro piuttosto diffusa.

Non nuovo a guai giudiziari e a soggiorni tra le sbarre, sarà interessante verificare la resistenza di Romeo lontano dalla casa che si affaccia sul mare di Posillipo e su un verdeggiante e lussureggiante tratto di costa da lui abilmente sottratto al Demanio.

Lontano dagli agi e dagli ozi posillipini, l’imprenditore napoletano di origini casertane prima o poi – vedrete – finirà col fornire argomentazioni convincenti ai propri rigorosi interlocutori. Tangentopoli docet…

 

La Procura revoca le indagini al Noe

Vicenda torbida, fa rumore la decisione della Procura di Roma di revocare ai carabinieri del Noe le indagini sul caso alla luce delle “ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto” istruttorio.

“Gli accertamenti fin qui espletati – si legge nella nota di piazzale Clodio – hanno evidenziato che le indagini del procedimento a carico di Alfredo Romeo ed altri sui fatti (poi) di competenza di questa Procura sono state oggetto di ripetute rivelazione di notizie coperte da segreto sia prima che dopo la trasmissione degli atti a questo Ufficio, sia verso gli indagati o comunque verso persone coinvolte a vario titolo, sia nei confronti degli organi di informazione“.

Per una “esigenza di chiarezza la Procura di Roma – conclude la nota – ha pertanto revocato al Nucleo Operativo Ecologico la delega per le ulteriori indagini che è stata affidata al Nucleo Investigativo di Roma dell’Arma dei Carabinieri”.

Un forte sputtanamento per i militari del Noe già chiacchierati per il coinvolgimento nella vicenda del generale Tullio Del Sette.

Intanto sul versante politico non si affievoliscono le tensioni nel Pd e sempre più tellurici appaiono i rapporti nella maggioranza di governo e tra la stessa maggioranza e l’opposizione nonostante sul caso Lotti il signor Matteo Renzi sia tenuto saldamente per mano dall’amico Silvio.

Momento estremamente delicato nel quale l’ex premier si sente accerchiato e non più padrone di quel partito in cui fino a tre mesi fa aveva fatto il bello e il cattivo tempo.

E ciò che maggiormente lo inquieta – riferiscono voci di dentro a lui vicino – è l’endorsment di Giorgio Napolitano ad Andrea Orlando e l’appoggio al Guardasigilli di Anna Finocchiaro – una che sa fiutare molto bene l’aria che tira – e dei sempre-in-piedi storici Pds/Ds/Pd.

Cattivo segno per l’ex premier: i vecchi volponi non cambiano mai cavallo per puro sport o per caso…

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