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Attacchi di panico, 10 consigli da mettere subito in pratica

Attacchi di panico, 10 consigli da mettere subito in pratica

21 Febbraio 2017 0 Di Maria Sole Paggi

I consigli dello psicoterapeuta Giovanni Porta per affrontare e superare con serenità gli attacchi di panico.

Gli attacchi di panico arrivano all’improvviso e non siamo mai pronti. È normale che sia così. Stravolgono le nostre giornate cambiandole per sempre, o così crediamo, perché, in realtà, con l’aiuto di un esperto, si può guarire in pochi mesi. La forza di cui abbiamo bisogno dipende solo da noi.

Di solito, gli attacchi di panico iniziano con qualche sintomo fisico – spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta – Il cuore si mette a battere forte, si ha la sensazione di non riuscire a respirare a sufficienza, di stare per soffocare; ci si sente strani, gli arti possono essere intorpiditi e si può sentire dolore al petto.  Più i sintomi fisici si intensificano, più l’angoscia e la paura crescono, diventando autentico terrore: si teme di morire, di impazzire o di non tornare mai più alla normalità. Sono attimi che durano millenni, e che lasciano profondi segni anche una volta passati.  Infatti, chi soffre di attacchi di panico spesso comincia a vivere nel terrore che ritornino, alimentando un circolo vizioso di “paura della paura” che fa rintanare sempre più la persona in situazione protette, note, conosciute, sicure (almeno in teoria)”.

Attacchi di panico: un problema molto diffuso

Ne soffre il 3,5% della popolazione mondiale. E’ una patologia molto diffusa, secondo i sondaggi più recenti quasi 10 milioni di italiani ne soffrono in maniera sistematica. Le donne sono maggiormente a rischio, ma anche gli uomini non ne sono esenti e, purtroppo, anche gli adolescenti.  In un 30-40% delle persone guarisce spontaneamente. In un altro 30% si ha la remissione con la terapia specifica, ma ci possono essere ricadute. Per un altro 30% circa occorre una terapia più prolungata.

attacchi di panico

10 consigli da mettere in pratica subito

  • Bisogna imparare a conoscere gli attacchi di panico, individuare le varie fasi (insorgenza, apice, decrescita) ed essere convinti che non sono mortali né infiniti. Considerarli alla stregua di un temporale fastidioso, sapendo che finirà. Per stabilire il distacco, si possono apprendere le basi della meditazione. Ci sono persone che ne hanno anche molti al giorno. E’ essenziale, in questi casi, saperli riconoscere e lasciarli passare.
  • Comprendere che gli attacchi di panico sono solo un sintomo e ricercare il vero problema nella propria insoddisfazione esistenziale. Agire su di essa costruendo degli obiettivi raggiungibili e, se serve, chiedere l’aiuto di un professionista.
  • Quando si percepisce l’insorgenza degli attacchi di panico, invece di subire passivamente le sensazioni spiacevoli che il fisico sta provando, bisogna fare qualcosa di concreto: muoversi, camminare, oppure raccontare a un amico ciò che si sta vivendo,  mettere in atto delle tecniche di rilassamento e non farsi troppe paranoie mentali.
  • Dedicarsi ad attività artistico-espressive: teatro, canto, pittura, movimento, scrittura. Qualsiasi cosa permetta di dare voce al proprio Io. Molto utili le principali artiterapie, in particolare la teatroterapia, perché permette di sperimentare in un gruppo protetto nuovi modi di comportarsi.
  • Trovare il coraggio di mandare a quel paese chi lo merita.
  • Definire amici solo le persone di cui ci si può realmente fidare.
  • Condividere con gli amici le proprie problematiche, e chiedere loro aiuto in caso di bisogno.
  • Imparare a convivere con la propria paura e a fare figuracce, se porteranno a qualcosa che davvero si desidera.
  • Parlare con persone che hanno avuto attacchi di panico e che li hanno risolti.
  • Essere coscienti che si guarisce dagli attacchi di panico.
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