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Elezioni bis in Austria, in vantaggio Van der Bellen

Elezioni bis in Austria, in vantaggio Van der Bellen

04 Dicembre 2016 0 Di Pietro Nigro

Il verde Alexander Van der Bellen ha battuto il nazionalista Norbert Hofer alle elezioni ed è il nuovo presidente dell’Austria. Secondo le prime proiezioni il Verde è al 53.6% e il suo rivale al 46,4%.

Austria, Van der Bellen è il nuovo presidente

 

Il verde Alexander Van der Bellen è il nuovo presidente dell’Austria. Ad indicarlo le prime proiezioni dopo le elezioni bis, il ballottaggio che è stato ripetuto oggi perché annullato lo scorso mese di maggio. L’Austria, dunque, non ha subito alcun effetto Trump e non ha “svoltato” a destra.

Secondo le prime proiezioni, l’esponente dei Verdi è al 53,6 per cento, e il suo rivale, il nazionalista Norbert Hofer al 46,4 per cento.

I sostenitori di Alexander Van der Bellen hanno iniziato subito a festeggiare il successo annunciato del loro candidato. Lothar Lockl, responsabile della campagna elettorale del Verde, intervistato dalla tv pubblica Orf, la stessa che ha dato i primi risultati, si è detto cautamente ottimista. Ma il suo corrispettivo nell’altro campo, Herbet Kickl, che ha guidato la campagna di Hofer, ha invece ammesso la sconfitta.

I due si sono già scontrati alle elezioni di maggio, o meglio al ballottaggio, quando Hofer, per mesi favorito dai sondaggi, ha perso la sfida per pochissimo, meno di un punto percentuale. Ma quel voto è stato annullato dalla Corte costituzionale per irregolarità accertate nel conteggio dei voti.

Alla ripetizione delle elezioni di oggi, invece, e sin dai primi minuti successivi alle operazioni di voto, è apparso subito chiaro dalle proiezioni che il leader dei Verdi ha vinto.

Una proiezione della società di sondaggi Sora, trasmessa dall’emittente nazionale Orf, indica Van der Bellen in vantaggio al 53,3 per cento e il suo avversario Hofer al 46,7 per cento, con un margine di errore di 0,4 punti percentuali.

L’affluenza alle urne è stata del 74 per cento, circa un punto percentuale superiore a quella di maggio, al 74 per cento.

Il risultato austriaco fa infrangere le speranze degli ultra nazionalisti, in forte crescita in Austria, e che per lungo tempo hanno sperato in una lunga scia del fenomeno che ha provocato in Gran Bretagna il voto sulla Brexit e poi l’elezione di Donald Trump in Usa.

A guardare con attenzione al voto austriaco, tra l’altro, tutte le classi dirigenti d’Europa, a seconda dei casi preoccupate o entusiaste al pensiero che la rabbia e il malcontento diffusi in larga parte della cittadinanza europea potesse avere presa in Austria, tra l’altro pochi mesi prima che si vada al voto in Francia, Paesi Bassi e Germania.

Non a caso, tra i primi a commentare il voto austriaco è stato il vice cancelliere tedesco, il socialdemocratico Sigmar Gabriel, secondo cui “ci siamo scrollati di dosso un grosso peso, perché il voto austriaco è una netta vittoria della ragione sull’ultranazionalismo di destra”.

 

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