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Napoli primo stop casalingo, la Lazio ne approiftta e sbanca il Maradona

04 Marzo 2023 0 Di Claudio Greco

Napoli meno brillante del solito battuto allo stadio Maradona dalla Lazio di Sarri, che ora ha serie speranze per un posto in Champions.

 

I tifosi del Napoli dopo la partita Napoli – Lazio allo stadio Maradona (Ph. In24 / Antonella Barra).

Primo stop casalingo del Napoli di Spalletti che ha vinto le ultime quattro partite senza subire gol e poteva andare a + 21 dall’Inter; per la Lazio invece, Sarri arriva da due successi consecutivi con una squadra in forma e che, con questa vittoria, aumenta la fiducia per un posto in zona Champions.

Napoli-Lazio, le formazioni

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera (41′ st Zedadka); Anguissa (26′ st Elmas), Lobotka (36′ st Ndombelè), Zielinski (36′ st Simeone); Lozano (26′ st Politano), Osimhen, Kvaratskhelia. All.: Spalletti.

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Vecino, Luis Alberto (43′ st Cataldi); Felipe Anderson (13′ st Pedro), Immobile, Zaccagni (36′ st Cancellieri). All.: Sarri.

Ammoniti: Patric, Osimhen, Elmas e Marusic per gioco falloso.

Arbitra il Sig.Luca Pairetto di Torino Assistenti: Lombardo-Rossi. IV Uomo Orsato. VAR: Chiffi-Marinelli.

E andiamo alla partita, con il Napoli subito a tentare di fare la gara: non perde tempo la squadra di Spalletti che inizia subito all’attacco. Ma col passare dei minuti si intravedere una buona Lazio, la squadra bianco celeste inizia a giocare alta e il Napoli mostra la fatica.

Tanto che al 6’ minuto, proprio la Lazio con colpo di testa di Vecino su punizione pennellata da Luis Alberto supera Meret e solo il provvidenziale intervento di Di Lorenzo, pure di testa, evita il goal del vantaggio ai bianco celesti.

Al minuto 11’ inizia il forcing del Napoli con il primo calcio d’angolo della gara, ma il corner è gestito male dagli azzurri.

I minuti passano e il Napoli sembra essere più macchinoso nella manovra, e bisogna aspettare il minuto 16’ per assistere al primo tiro in porta, con Zielinski, ma il tiro è debole e para il portiere della Lazio Provedl.

La gara scorre e il Napoli appare sempre più sorpreso da una Lazio attenta ed organizzata, tanto che al minuto 21’ si rende ancora pericolosa con Milinkovic.

La Lazio è viva, partecipa e non si perde d’animo anche quando c’è da mostrare i muscoli, tanto che al minuto 22’ arriva il primo giallo della gara al bianco celeste Patric, che ha letteralmente steso Osimhen.

Il Napoli insiste con la sua manovra e al 26’ minuto di gioco arriva una buona chance: Anguissa riceve una palla di tacco da Osimhen e fa partire da fuori una gran botta che per una leggera deviazione di un difensore della Lazio finisce di poco sopra la traversa.

Il Napoli ancora non molla e al 31’, su cross di Lozano, Osimhen fallisce di un soffio la rete con colpo di testa.

La partita resta aperta e anche la Lazio ci prova al minuto 38’ quando un tiro di destro e ben angolato del brasiliano Felipe Anderson spaventa Meret che comunque blocca facilmente.

Si va al riposo sul risultato di 0 a 0, perché senza dubbio i partenopei hanno attaccato di più, ma la Lazio è stata brava a concedere pochi spazi, difendendosi con ordine e provando anche a ripartire. Il colpo di testa di Vecino, salvato sulla linea da Di Lorenzo, nei minuti iniziali è infatti l’occasione più ghiotta della prima frazione di gioco.

Si riparte senza cambi e al minuto 47 ‘, per una spallata involontaria di Patric, il nigeriano Osimhen resta a terra un minuto prima di rialzarsi, mentre il tecnico del Napoli Spalletti chiede calma ai suoi calcatori.

Il Napoli insiste con Oliveira, che in area tentenna nel calciare in porta a seguito di una buona occasione, l’azione continua e la palla arriva al nigeriano Osimhen, che non perde tempo nel tirare ma il suo tentativo è deviato in angolo. Battuto il corner, nasce una nuova occasione per il Napoli con Kvaraskelia, che purtroppo non si rivela efficace, mandando la palla completamente fuori dallo specchio della porta.

Sempre Kvaraskelia al minuto 56’, si occupa di battere un calcio di punizione, decretato dal Sig. Pairetto, all’altezza della lunetta, ma il georgiano non c’entra la porta.

Si arriva al minuto 60’ e la Lazio compie la prima sostituzione della gara, con l’ingresso di Pedro al posto di Felipe Anderson.

Al 64’ Il nigeriano Osimhen entra con troppa irruenza su Luis Alberto e viene ammonito.

Da li a poco, ecco la svolta della gara quando al minuto 67’ la Lazio passa in vantaggio con un grandissimo tiro di prima intenzione di Vecino che trova l’angolo basso alla destra del portiere azzurro Meret, palla in rete e Lazio avanti 0 a1.

Iniziano le sostituzioni anche per il Napoli e al 71’  doppio cambio per Spalletti, escono Anguissa e Lozano per Elmas e Politano.

 Il Napoli insiste e con Osimhen al 79 ‘, che interviene di testa su calcio d’angolo, centra la traversa prima che Provedel salvi miracolosamente su Di Lorenzo.

Ancora sostituzioni per le due squadre che al minuto 87’ mandano sul rettangolo di gioco, rispettivamente, Cancellieri per Zaccagni, e Simeone e Ndombelé per Zielinski e Lobotka. Passa un minuto e Sarri decide ancora per un cambio, mandando in campo Cataldi per Luis Alberto.

Minuto 90′, punizione del serbo Milinkovic, che scheggiando l’incrocio va a un soffio dal portare la Lazio sul 2-0.

Sono 5′ i minuti di recupero decretati dal Sig. Pairetto, minuti che non sono bastati al Napoli per raggiungere almeno il pareggio, forse meritato per quanto ha cercato nell’arco della gara.

Dunque inaspettatamente l’ex di cartello Sarri imbriglia gli azzurri e, complice una giornata storta del Napoli di Spalletti, porta sorprendentemente a casa i tre punti, grazie a quella specie di autobus piazzato a difendere la porta e a un eurogol di Vecino che regala il colpo grosso ai bianco celesti.

Insomma stupendo tutti, possiamo in buona sostanza affermare che Sarri non ha accettato il confronto con Spalletti nel gioco a viso aperto, come tra l’altro siamo abituati a vedere giocare le sue squadre, e si affida al classico catenaccio e contropiede per fermare gli azzurri.

Una filosofia di gioco che non è mai appartenuta al tecnico toscano di adozione e che ha sorpreso un pò tutti, Spalletti per primo.

Detto ciò, nel primo ko interno stagionale del Napoli in campionato, senza dubbio ci sono le prove incolore di alcuni giocatori-simbolo di questo Napoli, come  Lozano, e le insufficienze anche di Rrahmani, Anguissa e Kvara.

Bravo poi Vecino che regala la prima vittoria della Lazio al Maradona degli ultimi otto campionati.

Intanto, anche dopo questo stop, il Napoli è sempre primo in classifica ma fermo a 65 punti, la Lazio  è seconda a meno 17 in attesa delle risposte di Inter e Milan.

Nel prossimo turno di serie A il Napoli ospiterà l’Atalanta mentre la Lazio andrà a fare visita in trasferta al Bologna dopo l’impegno di martedì contro l’AZ Alkmaar in Europa League.

Napoli – Lazio, le pagelle

Napoli – Meret (6); Di Lorenzo (5.5), Rrahmani (5.5), Kim (6), Olivera (5.5) (41′ st Zedadka, sv); Anguissa (5,5) (26′ st Elmas, 5.5), Lobotka (5) (36′ st Ndombelè, sv), Zielinski (5,5) (36′ st Simeone, sv), Lozano (5) (26′ st Politano, 5), Osimhen (6), Kvaratskhelia (5’5). All.: Spalletti (5,5).

Lazio (4-3-3): Provedel (6,5), Marusic (6), Patric (6,5), Romagnoli (6,5), Hysaj (6), Milinkovic (6), Vecino (7), Luis Alberto (6) (43′ st Cataldi, sv), Felipe Anderson (6) (13′ st Pedro, 6), Immobile (6), Zaccagni (6) (36′ st Cancellieri, sv). All.: Sarri (6,5).

Ammoniti: Patric, Osimhen, Elmas e Marusic per gioco falloso.

Intanto da registrare allo Stadio Maradona il gesto scellerato dei tifosi della Lazio che dal settore ospiti si sono resi protagonisti del lancio di bomba carta che ha centrato in pieno un ragazzino, subito trasportato in ospedale e che sembrerebbe per fortuna non essere in pericolo.

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