Contenuto Pubblicitario
Pirelli, il governo limita i diritti degli azionisti cinesi

Pirelli, il governo limita i diritti degli azionisti cinesi

20 Giugno 2023 3 Di Francesco Ghanaymi

Pirelli, il governo esercita il golden power contro gli azionisti cinesi a tutela dei cyber-sensori impiantabili nei pneumatici.

Pirelli, il governo esercita il golden power contro gli azionisti cinesi

Il governo, nella seduta del consiglio dei ministri di giovedì 15 giugno 2023, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha disposto l’esercizio dei poteri speciali, o anche noti come golden power, sull’operazione oggetto di notifica da parte di China National Tire and Rubber Corporation riguardante il patto para-sociale sulla governance della società Pirelli.

Ma cos’è esattamente il golden power, o meglio l’esercizio dei poteri speciali? Una definizione estremamente sintetica potrebbe essere che è: la decisione di bloccare alcune operazioni societarie per tutelare l’interesse e la sicurezza nazionali.

In questo caso, il governo ha deciso di usare lo scudo del golden power dotando il gruppo italiano di una serie di strumenti per la tutela dell’asset strategico, tra i quali un nihil obstat di sicurezza industriale che prevede limiti di accessibilità alle informazioni come per esempio: tecnologie critiche e algoritmi, inclusi quelli proprietari, legati allo sviluppo e digitalizzazione di processi e prodotti e alla sensoristica sviluppata e commercializzata dalla società.

Il governo ha voluto sopratutto tutelare i cyber-sensori impiantabili nei pneumatici

In particolare il governo ha voluto tutelare i cyber-sensori impiantabili nei pneumatici, in grado di raccogliere dati del veicolo, geolocalizzazione e stato delle infrastrutture. Lo scopo è quello di limitare l’influenza degli azionisti stranieri in questo settore che il governo considera strategico per il paese e per la sicurezza nazionale.

La decisione era attesa da tempo, da quando era stato stretto un nuovo patto societario tra i soci cinesi e Camfin, la società dell’attuale amministratore delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera che detiene il 14% delle azioni. Il patto prevedeva maggiori poteri per i soci cinesi, che secondo il governo avrebbero potuto creare problemi per la sicurezza e gli interessi strategici nazionali.

Le nuove condizioni imposte dal governo annullano sostanzialmente il nuovo patto ristabilendo la situazione precedente: il numero dei consiglieri italiani tra quelli espressi dagli azionisti di maggioranza resterà quello attuale, ossia 4, e quello dei consiglieri cinesi resterà 8 (e non 9 come prevedeva il nuovo patto).

Inoltre l’amministratore delegato dovrà essere sempre indicato dalla Camfin, e d’ora in avanti le decisioni strategiche dell’azienda dovranno essere approvate con una maggioranza allargata a quattro quinti del consiglio di amministrazione.

Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, a seguito dell’incontro con Elon Musk, ha commentato: «Lo stato tutela i dati che non possono essere messi a disposizione degli stranieri, in questo caso cinesi. Non è un atto ostile, ma di prudenza e tutela dell’interesse nazionale».

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82