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Bologna, con ricerca in scena la scienza diventa spettacolo

Bologna, con ricerca in scena la scienza diventa spettacolo

14 Marzo 2017 0 Di Redazione In24

La ricerca va in scena, grazie ai ricercatori dell’università di Bologna che hanno preparato una serie di eventi. Primo appuntamento, la storia della Terra.

 

Con ricerca in scena la ricerca diventa spettacolo

La scienza diventa spettacolo, grazie all’iniziativa Ricerca in scena, realizzata dai ricercatori dell’università di Bologna che prende il via giovedì 14 marzo con un evento dedicato alla storia della Terra a colori.

Con questo primo appuntamento ha inizio il ciclo La Ricerca in scena, proposto dalla Fondazione del Monte assieme a Mismaonda nell’ambito delle attività previste in preparazione della Notte dei Ricercatori 2017 che avrà luogo venerdì 29 Settembre in tutte le città sedi dell’Ateneo (Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini).

Sul palcoscenico del LabOratorio di San Filippo Neri si alterneranno i diversi spettacoli in cui alcuni dei Ricercatori dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna faranno conoscere al pubblico gli importanti risultati degli studi condotti dall’Ateneo più antico del mondo.

Si comincia dunque con la storia del nostro pianeta, oggetto del primo appuntamento in cui la ricercatrice Barbara Cavalazzi​, del Dipartimento di scienze biologiche dell’Alma Mater, intende rispondere a tutte le curiosità e agli interrogativi che ci possono venire sulla lunga vita della nostra Terra, sul se e quanto sia cambiata nel corso del tempo, su quanto sia “vecchia”, e soprattutto su quali siano i suoi colori.

Già, i colori, dal rosso del magma di cui era composta la Terra all’inizio della sua storia, al nero e al grigio delle rocce, al blu degli oceani al verde della vegetazione.

Prima delle tre serate, dunque giovedì 16 marzo, alle 21, presso il LabOratorio di San Filippo Neri, la storia della Terra in fasi di colori.

Seguiranno la ricostruzione suggestiva di città antiche scomparse che gli archeologi sottraggono all’oblio (Raccontare la città. Da Marzabotto a Pompei, con Giuseppe Sassatelli, Andrea Gaucci e Enrico Giorgi del Dipartimento di Storia Culture Civiltà) giovedì 11 maggio alle ore 21 e il destino dei nostri mari con un’immersione virtuale nel cratere vulcanico sottomarino (Il cratere di Panarea: un viaggio nel mare del futuro, con Stefano Goffredo, Valentina Airi, Erik Caroselli e Patrizia Neri del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali) giovedì 18 maggio alle ore 21.

In ciascuno degli appuntamenti, scenari e ambienti insoliti, raffinate strumentazioni e piccole ed enormi sfide tanto più coinvolgenti in quanto frutto del lavoro di ricercatori che intorno a noi e per tutti noi cercano di capire e di farci capire.

Un viaggio, insomma, che racconta il percorso della ricerca, fatto di ipotesi da formulare, prove da trovare, teorie da dimostrare.

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