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Russia, affari e politica nell’incontro tra Conte e Putin

Russia, affari e politica nell’incontro tra Conte e Putin

25 Ottobre 2018 0 Di Pietro Nigro
Russia, il premier italiano Giuseppe Conte incontra il presidente russo Vladimir Putin e discute di politica e affari. Firmati anche 13 accordi commerciali.

Russia, politica e affari nei colloqui di Conte e Putin

Non si è parlato solo di politica durante la visita di Giuseppe Conte in Russia: il primo ministro italiano, infatti, ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin, con cui ha discusso di relazioni internazionali ma anche dei tanti temi della cooperazione economica che interessano i due Paesi, perfino al di là dei dazi imposti dall’Unione europea, ed hanno firmato anche un bel po’ di accordi di collaborazione industriale e commerciale.

Così, ad esempio, durante il suo primo viaggio ufficiale in Russia, Conte ha dicusso con Putin di un dossier che sta molto a cuore a Palazzo Chigi e alla Farnesina, quello relativo alla Libia, paese in cui l’Italia per necessità e interesse vuole avere un ruolo maggiore nel processo di pacificazione tra le varie fazioni.

Per questo, Conte ha anche invitato il leader russo a partecipare al coordinamento degli sforzi diplomatici internazionali per risolvere la crisi libica, intervenendo alla conferenza promossa da Roma per il mese prossimo, e con l’occasione anche a venire nuovamente in visita in Italia.

“Il mio desiderio – ha detto Conte addirittura all’inizio dell’incontro al Cremlino – è che lei possa venire in visita in Italia, anche perché è da lungo tempo che manca. E mi dispiacerebbe se gli Italiani avessero l’impressione di non ricevere abbastanza attenzione”, ha conclsuo il premier accomagnando le sue parole con un largo sorriso.

A sua volta, Putin ha ringraziato Conte per i pronti ed efficaci soccorsi con cui sono stati aiutati i tifosi del Cska coinvolti nel disastro della Metropolitana di Roma l’altra sera.

Ma è il tema delle relazioni economiche quello che Mosca e Roma condividono con maggior fervore, e sebbene il contesto internazionale non sia per niente favorevole, i due Paesi continuano a costruire ed a rafforzare i loro rapporti a vari livelli, come ha detto lo stesso Putin durante l’incontro.

“Per anni e decenni ci sono state relazioni molto costruttive, e pure benevolenti, tra la Russia e il vostro Paese – ha detto Putin – che sono state supportate da quasi tutte le forze politiche sia in Italia che in Russia. E, a dispetto delle difficoltà attuali, non abbiamo mai interrotto i contatti politici ai più alti livelli”.

Al contrario, l’Italia ha perso nel tempo quella posizione di preminenza sul mercato russo che aveva conquistato con la forza commerciale delle sue imprese e con il successo dei suoi prodotti, e che è stata poi compromessa dai dazi e dai divieti imposti dall’Europa alla Russia dopo la guerra con l’Ucraina.

E di ciò Putin si è rammaricato, ricordando che l’anno scorso la quota di interscambio dell’Italia con la Russia è stata pari a 24 miliardi di dollari, molti meno dei 54 miliardi di dollari registrati nel 2013, cioé prima dell’inzio delle sanzioni del 2014. Anche se, ha detto chairo e tondo Putin, il livello dei legami commerciali ed economici tra i due Paesi resta alto, e l’Italia resta comunque al sesto posto nella graduatoria degli scambi internazionali della Russia, che continuano a crescere stabilmente da due anni a questa parte, grazie anche all’uscita dell’economia russa dalla recessione, e che ancor più potranno svilupparsi in futuro.

 

Italia e Russia firmano 13 accordi commerciali

Anche Conte ha notato che, nonostante quelle difficoltà, Italia e Russia sono state in grado di mantenere strette relazioni in qualità e quantità tali che confermano che i legami tra i due paesi sono molto forti.

“Uno degli obiettivi della mia visita – ha detto Conte a Putin – è di verificare ed esaminare ancora una volta come possiamo sviluppare il potenziale dei nostri legami e delle nostre relazioni”.

Tra l’altro, la visita di Conte arriva due giorni dopo quella del ministro degli Interni e capo della Lega, Matteo Salvini, che a Mosca ha ribadito il suo giudizio molto negativo sulle sanzioni che l’Ue ha imposto alla Russia nel 2014 dopo l’invasione della Crimea. “Una follia sociale, politica ed economica” ha detto Salvini di quelle sanzioni, che tanto hanno danneggiato le esportazioni e le joint venture italiane in Russia.

E ieri Conte – che nella vita è un professore di Diritto – ha rincarato la dose, affermando apertamente che le sanzioni alla Russia non sono un fine, ma “uno strumento che sarebbe stato molto meglio lasciare da parte”, assicurando che l’Italia sta facendo ogni sforzo per convicere i partner europei ad abbandonare la via delle sanzioni per riaprire il tavolo del dialogo con la Russia.

E sono ben 13 gli accordi commerciali ed industriali firmati da Italia e Russia in occasione dell’incontro tra il premier italiano e il capo della Federazione Russa e che si aggiungono ai documenti bilaterali a carattere politico sottoscritti in questa visita.

Il primo accordo è il memorandum firmato dal ministro delle Risorse naturali russo conla controparte italiana in materia di protezione dell’ambiente e di sviluppo sostenibile, mentre il Governo della Regione di Mosca ha sottoscritto un accordo con Barilla, e quella di Kaluga con la Techint.

Un altro importante accordo di collaborazione è quello che coinvolge le Ferrovie Russe con Enel nel campo delle forniture energetiche, mentre Rosneft e Pietro Fiorentini hanno concordato una cooperazione industriale nel settore della produzione di apparecchiature meccaniche. A sua volta, il Fondo Russo di Investimenti diretti ha sottoscritto due partnership, una con Adler Pelzer Group (APG) per investire nella espansione delle attività in Russia e un altro con Ferretti per investire nella cantieristica navale.

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