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Verona, all’Arena Ferragosto con Verdi

Verona, all’Arena Ferragosto con Verdi

13 Agosto 2016 0 Di Patrizia Russo

Il ricco calendario dell’Arena di Verona Opera Festival 2016 propone per le sere più suggestive dell’estate due capolavori di Giuseppe Verdi: Il Trovatore e l’Aida.

Ferragosto all’Arena di Verona ascoltando l’opera

E’ all’insegna di Giuseppe Verdi il Ferragosto all’Arena che propone per i prossimi giorni il Verona opera festival. Si inizia sabato 13 con il Trovatore nell’allestimento di Franco Zeffirelli. E si prosegue domenica 14, con il grande ritorno dell’Aida, il melodramma verdiano più rappresentato all’Arena e riproposto per 16 serate nel 94esimo Opera festival.

 

 

Arena di Verona, sabato il Trovatore

Primo appuntamento dunque sabato 13 agosto, quando andrà in scena il Trovatore. Il capolavoro verdiano che insieme a Rigoletto e La Traviata costituisce la cosiddetta “Trilogia Popolare”.

Sabato 13 agosto all'Arena di Verona Il Trovatore di Giuseppe Verdi nell'allestimento di Franco Zeffirelli

Sabato 13 agosto all’Arena di Verona Il Trovatore di Giuseppe Verdi nell’allestimento di Franco Zeffirelli (ph. Ennevi)

Sul podio il maestro Daniel Oren; nel ruolo de Il Conte di Luna Dalibor Jenis e in quello di Leonora Hui He. Violeta Urmana interpreta la zingara Azucena, Marco Berti il personaggio di Manrico e Sergey Artamonov veste i panni del capitano delle guardie Ferrando.

Completano il cast Ines di Elena Borin, Ruiz di Antonello Ceron, un vecchio zingaro di Victor Garcia Sierra e un messo di Cristiano Olivieri. Il Coro è diretto dal maestro Vito Lombardi, mentre il corpo di ballo e le numerose comparse che popolano le masse dei gitani, monache e soldati sono coordinati da Gaetano Petrosino e vede come interprete la prima ballerina Teresa Strisciulli. L’allestimento è di Franco Zeffirelli, che ne ha curato regia e scene.

Il tono “caldo” della vicenda è mantenuto alto per tutta l’opera.

Ho tenuto conto – ha affermato Zeffirelli nel corso di un’intervista – di quanto sia l’opera più immediata scritta da Verdi, la cui temperatura è tenuta costante dal ricordo, dalla costruzione e dall’attività della pira. Ma quanti richiami al fuoco in quest’opera: da la vampa che stride, alle vampe d’inferno, al “foco orribile che arde in petto”, a Leonora morente, “all’amorosa fiamma” che arde ogni fibra. I protagonisti avvampano di furore, d’ira. C’è la perenne notte rischiarata dai fuochi dell’accampamento, dalle lanterne e il sangue che sempre incombe.

 

Domenica torna l’Aida di Verdi

Domenica 14 agosto, torna ad incantare il grande pubblico il simbolo areniano Aida. Il melodramma in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni e musica di Giuseppe Verdi, è l’opera più rappresentata sul palcoscenico veronese e proposta in 16 serate nel 94° Opera Festival dell’Arena di Verona.

Domenica 14 agosto all'Arena di Verona l'Aida di Giuseppe Verdi

Domenica 14 agosto all’Arena di Verona l’Aida di Giuseppe Verdi (ph. Ennevi)

D’altra parte il legame tra Aida e l’Arena è iniziato nel 1913 e da quella data l’opera è stata rappresentata in 59 diverse edizioni per un totale di 650 repliche. Infatti era il 10 agosto 1913, quando il tenore veronese Giovanni Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato scelsero l’Arena per proporre Aida in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi.

A Ettore Fagiuoli spettò il compito di creare l’allestimento e l’architetto veronese si ispirò al lavoro dell’egittologo Auguste Mariette che collaborò con Verdi per scene e costumi in occasione della “prima” di Aida, avvenuta al Cairo nel 1871. Nell’anfiteatro scaligero si fronteggiarono così faraoni, guerrieri, schiavi e principesse, in un’ambientazione ricca di obelischi, palme, templi e sfingi.

Ancora oggi Aida è un’opera scenica e le varie soluzioni registiche tendono ad esaltare proprio la spettacolarità delle masse, del coro e del ballo. Per la stagione 2016, il capolavoro verdiano è presentato nell’allestimento di Gianfranco de Bosio, ideato nel 1982, che rievoca l’edizione storica del 1913 di Ettore Fagiuoli con le coreografie di Susanna Egri.

Sul podio ancora una volta il maestro Daniel Oren impegnato a dirigere Amarilli Nizza nel ruolo di Aida, Sanja Anastasia nei panni della rivale Amneris e Carlo Ventre come Radames. Sebastian Catana è Amonasro, Sergey Artamonov è Ramfis, Romano Dal Zovo interpreta Il Re. Completano il cast Un messaggero di Antonello Ceron e la Sacerdotessa di Elena Serra. Nel ruolo della Schiava è impegnata la Prima Ballerina Amaya Ugarteche a fianco dei primi ballerini Evgenij Kurtsev e Antonio Russo; la Sacerdotessa è interpretata invece dalla Prima Ballerina Alessia Gelmetti. Orchestra e Corpo di ballo coordinato dal maestro Gaetano Petrosino e Tecnici dell’Arena di Verona, insieme al Coro diretto dal maestro Vito Lombardi e alle numerose comparse che compongono le truppe egizie ed etiopi.

 

Al Museo dell’Opera la mostra su Maria Callas

Un secolo e oltre di storia della lirica, che si può scoprire presso il Museo Amo il Museo della Fondazione Arena di Verona che introduce il visitatore attraverso oltre 30 stanze ad una delle Arti che rende Verona famosa nel mondo: l’Opera. Con percorsi storici, documentali e multimediali, AMO svela il processo creativo che porta alla messa in scena di un’Opera. Libretti, fotografie, lettere, partiture, bozzetti, figurini, scenografie discoprono il suggestivo lavoro delle personalità che ruotano attorno alla genesi dell’Opera. Fino al 18 settembre è in corso la mostra Maria Callas. The Exhibition che ripercorre la storia, la vita, l’arte e il mito del genio artistico de La Divina.

Per chi può assistervi è veramente un’esperienza unica potersi sedere sui gradoni di pietra del I secolo d.c., del teatro all’aperto più grande e famoso al mondo, ascoltando sinfonie e arie famose, in una lunga e piacevole serata estiva in un’atmosfera meravigliosa!

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