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Volterra, aiuti tedeschi per il museo dell’Ombra della sera

Volterra, aiuti tedeschi per il museo dell’Ombra della sera

03 Dicembre 2016 0 Di Miranda Parrini

Volterra e Stoccarda alleate per ristrutturare il museo etrusco che ospita anche l’affascinante ed enigmatica statuetta che D’Annunzio chiamò Ombra della sera.

Stoccarda e Volterra alleate per l’Ombra della sera

 

L ‘Ombra della sera, il misterioso personaggio forgiato dagli Etruschi nel periodo ellenico, affascina chi la osserva, cattura l’attenzione e la curiosità anche dei meno esperti d’arte, non  soltanto per la sua particolare forma ma anche per lo sguardo enigmatico, il sorriso misterioso del volto con quel ciuffo incongruo di fanciullo etrusco. Ed oggi l’Ombra della sera attira anche l’attenzione delle autorità e delle imprese di Stoccarda, la città tedesca che è scesa in campo per contribuire al restauro del museo Guarnacci, la casa che la ospita insieme ad altre meravigliose testimonianze dell’arte etrusca.

 

Nell’antichità i bronzisti di Volterra avevano capacità manifatturiere e tecnologiche per ottenere il bronzo, fondendo i minerali di rame delle Colline metallifere con lo stagno. L’Ombra della sera, in bronzo, rappresenta una figura maschile nuda, con un’altezza di 57,5 cm dalla forma allungata del corpo, eccetto la testa, che mantiene le normali proporzioni.

Questa opera d’arte dallo stile così moderno che risulta sbalorditivo per una scultura etrusca, tant’è che successivamente, alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che si trattasse di un falso realizzato nel Settecento. Questa teoria è stata, però, recentemente smentita dai ricercatori del Cnr di Firenze che, con l’impiego di specifici laser, hanno potuto dimostrare la sua autenticità nel periodo etrusco.

Prima di tornare alla luce, la statuetta Ombra della sera è rimasta interrata per secoli, la sua storia è avvolta nella leggenda, in racconti e aneddoti. La statua diventa famosa nel 1737 quando lo studioso fiorentino Anton Francesco Gori pubblica il suo Museum Etruscum dove l’Ombra era censita come divinità.

Apparteneva a Filippo Buonarroti, pronipote di Michelangelo, anch’egli erudito fiorentino, e proprietario di una importante collezione di antichità. Si dice che sia stato il poeta Gabriele D’Annunzio a darle il nome Ombra della sera, poiché nel guardarla gli venivano in mente le lunghe ombre del tramonto.

La statuetta è il simbolo di Volterra la città d’arte in provincia di Pisa, che aspira a diventare un sito patrimonio dell’umanità, ed è visibile nel Museo etrusco Guarnacci, dove sono conservati anche altri capolavori inestimabili dell’arte etrusca e che adesso beneficerà della collaborazione tra le città di Volterra e di Stoccarda.

A firmare il contratto di partenariato la Camera dell’artigianato di Stoccarda ed i promotori del progetto Erasmus Plus, composto dal Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Villa Palagione e Gruppo italiano amici della Natura. 

Grazie a questo partenariato sarà possibile restaurare tre sale di Palazzo Desideri Tangassi, lo stesso che ogni anno accoglie i ragazzi tedeschi che partecipano al progetto Erasmus.

L’accordo di Stoccarda permetterà al Museo etrusco Guarnacci di Volterra di recuperare gli affreschi sulle pareti ed i colori originali delle sale del museo.

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