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Corruzione negli appalti, 30 arresti in tutta Italia

Corruzione negli appalti, 30 arresti in tutta Italia

26 Ottobre 2016 1 Di Miranda Parrini

Scoperti imprenditori e dirigenti coinvolti in un giro di corruzione per ottenere subappalti nei lavori di una tratta del Tav Milano-Genova, nel 6°Macrolotto dell’’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e del People Mover di Pisa.

Corruzione, imprenditori in manette

Vasta operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma contro un giro di corruzione negli appalti per opere pubbliche nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria.   

L’inchiesta nasce dalla scoperta di un circuito di riciclaggio a Roma, legato a fenomeni di stampo mafioso, iniziata sulle tracce dell’inchiesta di Mafia Capitale e del Terzo Valico su cui ha indagato la Procura di Genova.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma, ha fatto scattare arresti per oltre 30 persone, ritenute responsabili di reati in associazione per delinquere, tentata estorsione, atti contrari ai doveri di ufficio, con lo scopo di ottenere contratti di subappalto nell’ambito dei lavori per la realizzazione delle opere pubbliche. In certi casi, poi, alcuni funzionari sarebbero stati pagati anche con le prestazioni di escort.

C’è una trasformazione della tangente da denaro ad assegnazione di lavori – sottolinea il procuratore aggiunto a Roma, Paolo Ielo, il magistrato di Mafia Capitale, che ha dichiarato in una intervista alla stampa, qual’è l’attuale rischio in l’Italia – una classe dirigente selezionata dalla corruzione – aggiunge il magistrato Paolo Ielo – i boss hanno capito che conviene di più usare le tangenti per piegare le istituzioni ai propri interessi.

Dalle indagini è emersa l’ipotesi che Domenico Gallo, l’imprenditore calabrese, avrebbe preso appalti milionari e sarebbe stato il responsabile dei lavori, avrebbe certificato la regolarità delle opere a prescindere dalla effettiva esecuzione dei lavori, per avere in cambio subappalti e forniture a società che a lui avrebbero fatto riferimento.

Attorno a pezzi di Grandi opere si sono create delle organizzazioni di tecnici e imprenditori che si scambiano utilità fra loro, a danno del contribuente perché sono soldi pubblici”, ha spiega Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Dda di Roma.

Tra le persone arrestate, quattro sono in connessione tra l’inchiesta dei Carabinieri di Roma e quella della Guardia di Finanza di Genova. In Liguria sono state eseguite 14 ordinanze cautelari a seguito dell’inchiesta sui lavori del terzo valico ferroviario Genova-Milano, in cui sono contestate le ipotesi di corruzione, concussione e turbativa d’asta.

Tra gli arrestati c’è anche Giandomenico Monorchio, imprenditore e figlio dell’ex Ragioniere generale dello Stato. Giuseppe Lunardi, figlio dell’ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, che risulta indagato a piede libero, oltre a Michele Longo e Ettore Pagani, presidente e vicepresidente di Cociv, la concessionaria impegnata nel Terzo valico ferroviario tra Genova e Milano e il general manager domestic operation di Salini-Impregilo.

11 persone in carcere, 9 ai domiciliari e 1 con obbligo di dimora: queste fino ad ora le disposizione della Procura della Repubblica di Roma intestataria dell’inchiesta su associazione a delinquere e corruzione.

Inoltre è stato arrestato l’ingegner Giampiero De Michelis, sembra che avrebbe lavorato per il medesimo obiettivo nei subappalti con l’imprenditore Domenico Galli, con altre 9 persone, fra cui anche alcuni funzionari del consorzio Cociv.  De Michelis fu sollevato, quasi un anno fa, dall’incarico di direttore tecnico dalla sua stessa azienda, Sintel, era responsabile di cantiere per grandi opere pubbliche, fra cui il People Mover di Pisa, che è stato oggetto dell’esposto querela, depositato dalla Pisamo presso la Procura della Repubblica il 12 gennaio 2016.

L’esposto querela riguardava insinuazioni considerate false e gravemente dannose, considerate a «scopo ritorsivo e strumentale» dalla Sintel, che per altro non erano oggetto di un’azione di denuncia del De Michelis presso l’autorità giudiziaria. Dei contenuti dell’esposto è stata data ampia informazione al Consiglio comunale di Pisa.

L’inchiesta coinvolge il PisaMover

Questa è l’unica connessione che al momento viene rilevata, ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, come i rapporti di sub appalto incriminati non riguardano né il Comune né Pisamo.

Abbiamo saputo dell’inchiesta soltanto questa mattina dai giornali online – ha detto il sindaco – il Comune è preoccupato dal coinvolgimento dei vertici della società privata PisaMover (Leitner, Condotte, Inso e Agudio).

Tra gli arrestati ci sono anche altre persone connesse nella società privata Pisamover SpA che si occupa della realizzazione della struttura. Finora non sappiamo le responsabilità attribuite agli arrestati, se siano relative al cantiere di Pisa o agli altri lavori in altre parti d’Italia seguiti da queste aziende.

In ogni caso il Comune di Pisa ha chiesto alla società di ripristinare i vertici e garantire gli adempimenti necessari alla ormai prossima entrata in funzione della struttura.

I lavori sono quasi alla fine: mancano le ultime rifiniture, la certificazione di sicurezza, l’organizzazione e la messa in esercizio. Ci sono già i collaudi strutturali e la commissione del ministero (Ustif) sta effettuando, come programmato per ogni importante opera di trasporti, un esame sulla sicurezza e in generale sull’infrastruttura.

Abbiamo fiducia nell’azione della magistratura e degli inquirenti ha detto Filippeschi – il cantiere del People mover stazione centrale-aeroporto è nelle fasi conclusive delle lavorazioni, ha riguardato anche notevoli opere per la mobilità e la salvaguardia idraulica del quartiere, e il mezzo di trasporto è in fase di collaudo. L’investimento, fatto con l’impiego di fondi dell’Unione Europea, si è mantenuto entro le previsioni di spesa, e anche i tempi di realizzazione concordati sono rispettati, avvenimenti rari, questi, purtroppo, nel nostro paese. La capacità tecnica di messa in esercizio, a valle della concessione delle autorizzazioni di sicurezza, è prevista entro il 31 dicembre e entro il mese successivo è previsto l’avvio effettivo del servizio, per un’entrata a pieno regime nei mesi successivi.

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