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Napoli: tensione per il G20 sul Clima, Ambiente e Energia

Napoli: tensione per il G20 sul Clima, Ambiente e Energia

20 Luglio 2021 0 Di Rebecca Gnignati

Al Palazzo Reale di Napoli  in arrivo i Ministri dell’Ambiente dei Paesi G20 che discuteranno di clima, energia e dell’imminente transizione ecologica che non “deve lasciare indietro nessuno”. Tensione a seguito dei recenti sviluppi sul Green Deal e dell’organizzazione di proteste ambientaliste in città.

Napoli: tensione per il G20 sul Clima, Ambiente e Energia. Secondo l’ospite dei Ministri dell’Ambiente delle Nazioni G20, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, questo summit non sarà affatto una passeggiata.

A detta del Ministro, la sfida posta dalla transizione green sembra più complicata del previsto: “In questo momento abbiamo tutti i team al lavoro e vi posso garantire che fatichiamo a raggiungere un documento unificato e stiamo parlando di 20 Paesi, non di 160“, ha detto Cingolani qualche giorno prima del Summit “Tra questi 20 Paesi ci sono quelli che fanno il 80% del Pil e già questi 20 fanno fatica ad accettare il 55% di decarbonizzazione al 2030“.

Presidenza italiana G20: dopo Esteri, Economia e parità di genere, ora il Clima

Questa é la cupa atmosfera che accoglierà giovedì i Ministri in una Napoli blindatissima – preceduti dai loro vice che sono già in città per un incontro preparatorio – scelta per la tappa sul Clima, Ambiente e Energia del percorso G20, quest’anno sotto la presidenza italiana.

Dopo l’appuntamento sugli Affari esteri a Matera, sull’Economia a Venezia – dove si è raggiunto uno storico accordo sulla tassazione delle multinazionali -, e sulla parità di genere a Roma, sono i temi green che domineranno l’incontro a Napoli, particolarmente incentrato sulla lotta al cambiamento climatico, l’accelerazione di una transizione ecologica equa e il raggiungimento degli obbiettivi finanziari dettati dagli Accordi di Parigi, oltre alla costruzione di città sostenibili e resilienti che possano gettare le fondamenta per una ripartenza economica rispettosa dell’ambiente.

I prossimi appuntamenti dell’Agenda Climatica

La Presidenza italiana ha molto a cuore il successo di questo vertice e il progresso sui temi del clima, che hanno avuto un ruolo centrale anche durante i giorni di discussione a Venezia, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti internazionali sul tema.

Infatti, il 2021 si sta rivelando un anno cruciale per la transizione ecologica: dopo il G20, l’Italia ospiterà a fine settembre il Pre-COP 26 a Milano. Il Pre-COP 26 è un evento volto a preparare il terreno alla Conferenza delle Parti (COP) delle tre Convenzioni di Rio sul Cambiamento Climatico, la Biodiversità e la Desertificazione (UNFCCC COP26, CBD COP 15 e UNCCD COP 15), che invece si svolgerà a Glasgow a fine anno.

Inoltre, quest’anno le Nazioni Unite hanno organizzato il Summit sui Sistemi di Nutrizione (il cui Pre-Summit sarà a Roma la settimana prossima), nel contesto del Decennio dell’Onu sul Restauro degli Ecosistemi. 

La tensione tra transizione ecologica e sviluppo economico

Questo clima d’innovazione sui temi green a livello globale non é però rispecchiato dalle discussioni in corso tra le fila del Governo italiano, gravemente critico del Green Deal europeo proposto il 14 luglio dalla Commissione.

“Fit for 55” si chiama il pacchetto di misure proposte volte a ridurre del 55% le emissioni nette di CO2 entro il 2030 e ad arrivare al miraggio delle “zero emissioni” entro il 2050.

Ieri, il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ha detto chiaramente che tale transizione avrà un “prezzo”.

Temo che la politica italiana ritenga il futuro green tutto rose e fiori, ma cosa faremo quando chiuderanno le aziende che non saranno in grado di riconvertire la produzione?” ha dichiarato il ministro, che in un intervista su Libero avverte che bisogna fare attenzione a “non finire fuori strada” a causa dell’accelerazione green dell’Unione Europea.

Gli fa eco lo stesso ministro della Transizione ecologica, Cingolani, il quale afferma che, a seguito del comunicato della UE, che va ad includere le produzioni automobilistiche di nicchia – come Ferrari, Lamborghini, Maserati –  nell’obbligo del 100% elettrico entro il 2030 previsto dal Green DealQuesto vuol dire che, a tecnologia costante, con l’assetto costante, la Motor valley la chiudiamo”. 

Manifestanti pronti: “Il G20 balla sul Titanic”

Intanto, la tensione nel capoluogo partenopeo cresce anche a causa delle proteste ambientaliste, con 30 partecipanti che sono riusciti a fare irruzione ieri a Palazzo Reale, ed hanno esposto degli striscioni: “Il G20 balla sul Titanic“.

Inoltre, i manifestanti di Bees Against G20, attivi già da parecchi giorni, stanno organizzando un “contro vertice” chiamato EcoSocialForum. Sui volantini distribuiti si legge “Domani inizierà la tre giorni di mobilitazione dal basso contro il G20 sul clima, con l’Ecosocialforum fatto di tavoli tematici e prestigiosi ospiti internazionali del calibro di Vandana Shiva e accademici da tutto il mondo e poi la manifestazione il 22 luglio alle 16 da piazza Dante“.

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